L’indagine per omicidio colposo sulla morte di Mattia Giani, attesa l’autopsia sul calciatore morto in campo: «Era in perfetta salute»

Il padre del 26enne, Sandro Giani, ha denunciato ai carabinieri che in campo per la partita di Eccellenza toscana non c’erano medici, come previsto dal regolamento Figc

Sulla morte di Mattia Giani la procura di Firenze ha aperto un’indagine per omicidio colposo, al momento senza indagati. Il pm Giuseppe Ledda che coordina le indagini ha disposto l’autopsia sul calciatore 26enne, morto domenica scorsa dopo un arresto cardiaco sul campo del Castelfiorentino, nel campionato di Eccellenza toscano. L’indagine è partita dopo la denuncia ai carabinieri del padre del calciatore, Sandro Giani, che aveva assistito con altri familiari alla partita tra il Castelfiorentino e il Lancillotto.


Come aveva raccontato anche al Corriere della Sera, Sandro Giani ha visto suo figlio sentirsi male in campo dopo appena 15 minuti dall’inizio della partita, per poi accasciarsi a terra. L’uomo ha raccontato che a bordo campo mancava il medico e l’ambulanza. I soccorsi sarebbero arrivati almeno otto minuti dopo il malore con una prima ambulanza, ma solo sulla seconda arrivata a un quarto d’ora dal malore c’era un medico in grado di usare il defibrillatore. «Il massaggio cardiaco a mio figlio l’ha fatto il massaggiatore della squadra – ha spiegato Sandri Giani – qualcuno ha portato il defibrillatore, ma nessuno lo sapeva usare. Nessuno sapeva quali bottoni pigiare. È arrivata una prima ambulanza ma non c’era il medico a bordo. Quando è arrivato era ormai passato molto tempo».


Il regolamento Figc prevede l’obbligo per il campionato di Eccellenza della presenza di un medico o dell’ambulanza con personale sanitario. La società in cui militava Giani, riportava il Corriere della Sera, avrebbe negato l’assenza del medico. Il 26enne sarebbe stato in regola con l’idoneità sportiva per poter giocare, come conferma il padre: «Era in perfetta salute». Ora l’autopsia potrebbe chiarire se il calciatore poteva essere salvato e quanto ha potuto incidere il ritardo con cui è stato soccorso.

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