Festa Scudetto dell’Inter, la sfilata dei bus scoperti verso il Duomo. Polemiche per lo striscione di Dumfries – Video e Foto

Il corteo nerazzurro, partito intorno alle 16 da San Siro, avanza a fatica passando da zona di Sempione e da lì, passando per la sede del club in viale della Liberazione. L’arrivo in piazza Duomo, già gremita, era previsto entro le 21. Ma sicuramente slitterà di qualche ora

Non sono mancati anche gli sfottò ai milanisti durante la sfilata scudetto dell’Inter. Oltre ai classici cori della curva, infatti, sono comparsi alcuni striscioni sollevati dai giocatori nerazzurri: in particolare, Dumfries ha mostrato uno striscione che lo ritraeva tenere al guinzaglio il rossonero Theo Hernandez (con cui tra l’altro ha litigato nell’ultimo derby finendo entrambi espulsi) in versione cane, mentre Frattesi ha mostrato una scritta «milanista chiacchierone» come da coro della tifoseria interista.


La festa scudetto dell’Inter è iniziata con la partenza dei due autobus scoperti (il primo con la squadra e il secondo con lo staff) da San Siro, accolti fuori dal garage del Meazza da migliaia di tifosi festanti che si sono aperti lasciando passare la carovana interista tra due ali di folla. I bus avanzano a rilento per la folla di tifosi: l’arrivo in piazza Duomo già gremita era previsto tra le 20 e le 21, ma slitterà di almeno un paio d’ore. I primi a salire sull’autobus sono stati Arnautovic, Calhanoglu e Pavard, seguiti a poco a poco da tutto il resto della squadra compreso il tecnico Simone Inzaghi. Dalle casse dell’autobus fin da subito è partita musica a tutto volume, mentre sui lati sono comparse anche bandiere con le due stelle e sui due autobus si leggono le scritte «campioni d’Italia» e «La seconda stella è nostra, grazie interisti!». E non sono mancati anche i primi cori dal megafono, con i calciatori (Dimarco e Barella tra i primi a prendere il microfono) a cantare «la capolista se ne va» e «i campioni d’Italia siamo noi» tra qualche birra e selfie di gruppo.


La diretta della festa

ANSA / MATTEO BAZZI
ANSA / MATTEO BAZZI

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