Telefonata del tifoso della Roma, l’associazione che lo segue nelle cure: «Ha una malattia rara e grave»

La dichiarazione di Stefania Bettinelli sulle condizioni di salute di Edoardo: «Il suo dolore è vero, va all’estero a curarsi»

Non è un malato terminale, il termine era inesatto, ma ha una patologia grave e il «il suo dolore è vero». Stefania Bettinelli, presidente dell’associazione modenese Le ali di Camilla, ha diffuso una nota per chiarire una volta per tutte quali sono le condizioni di salute di Edoardo, il tifoso della Roma che con la sua telefonata in radio aveva fatto commuovere tutti gli ascoltatori. Necessario, innanzitutto, porteggere l’anonimato: «Come associazione dobbiamo e vogliamo tutelare la sua privacy, perché nel mondo delle malattie rare e ultrarare anche solo il nome, la città e il nome della malattia rendono la persona immediatamente identificabile». Bettinelli spiega infatti che «Edoardo esiste e sta davvero male. È un nostro associato e il suo dolore è vero», la telefonata è arrivata in un momento di enorme sconforto come spesso ce ne sono per pazienti nelle sue stesse condizioni, che hanno una «malattia rara e dura», una patologia cronica, incurabile e degenerativa come la sua. Le sue parole in diretta radiofonica nel programma dei tifosi della Roma avevano commosso gli ascoltatori che si erano attivati per metterlo in contatto con la società giallorossa. L’allenatore della prima squadra De Rossi si era detto disponibile a venire incontro ai suoi desideri, qualora avesse voluto farsi avanti. Si era poi scoperto che non soffre di una malattia terminale, e che le richieste di un appuntamento con una clinica in Svizzera non erano per fissare una data per il fine vita. «L’ho fatta perché mi faceva ridere che, pur in una situazione dolorosissima, il mio pensiero fosse sempre alla Roma, come pure oggi», ha spiegato Edoardo, «io scherzo sempre, la leggerezza mi aiuta», si era giustificato. «Chiedo rispetto per la profondità e la delicatezza di quello che ha rivelato, parlando di pancia, come qualsiasi tifoso che si rivolge alla radio della sua squadra del cuore. Senza nessun retropensiero o secondo fine. Vi chiedo, per favore, di non strumentalizzare il suo sfogo e di trattarlo con il rispetto che merita», ha chiesto ancora Bettinelli.


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