Incroci, zone 30 e scuole. Così Milano vuole dare più spazio ai pedoni

A Milano ci sono 49 auto ogni 100 abitanti. Occupano troppo spazio che la giunta vuole restituire a tutti gli altri utenti della strada

«Nessuno vuole fare la guerra alle auto, ma sono troppe». Questo è il semplice assunto da cui partono il sindaco di Milano Beppe Sala e il consigliere comunale Marco Mazzei nella presentazione, ieri pomeriggio, delle nuove azioni dell’amministrazione meneghina per incrementare la sicurezza delle strade e ridare spazio ai pedoni. I numeri sono inequivocabili: a Milano ci sono 49 auto ogni 100 abitanti, compresi bambini e anziani che non possono guidare. Sotto la media italiana di 67, ma molte più che in altre grandi città europee. A Parigi lo stesso dato si ferma a 25 auto ogni 100 abitanti, a Barcellona nel 2020 erano 29. Sempre rapportati al numero di abitanti, Milano ha il triplo dei parcheggi di Barcellona e Parigi, senza contare i circa 100 mila posteggi irregolari tollerati. Con 12,5 metri quadrati ciascuno, la superficie delle strade meneghine dedicata alla sosta delle auto è 12 volte quella di Parco Sempione, come calcolato dall’associazione Sai che Puoi. E di spazio per tutti gli altri non ne rimane molto.


Zone 30 davanti alle scuole di Milano

La giunta Sala è intenzionata a migliorare la situazione per ridare spazio e sicurezza a tutti gli altri utenti della strada. Come evidenziano gli esperti, il raggiungimento dell’obiettivo passa non solo da una riorganizzazione delle strade, ma anche da una riduzione dei limiti di velocità. Per questo, le vie di fronte cento delle scuole milanesi diventeranno zone 30. In alcune di queste verranno adottati anche i cuscini berlinesi, un particolare tipo di dosso che consente di rallentare le auto, ma non i mezzi di emergenza e quelli a due ruote, lasciando libera la parte laterale della corsia . Inventati nella capitale tedesca, i cuscini si sono ormai diffusi in molte altre città europee. Inoltre, entro fine mandato avverrà il recupero di 100 piazze vicine alle scuole attualmente dedicate al principalmente parcheggio e alla circolazione delle auto, prosieguo del programma Piazze Aperte.


WIKIMEDIA COMMONS / Cuscino Berlinese

I nuovi incroci (senza sosta selvaggia)

Cambiano anche gli incroci, così da accorciare la distanza di attraversamento che i pedoni devono percorrere. Ma anche per impedire la sosta irregolare, che togliendo visibilità mette a repentaglio chi circola sulla carreggiata e chi la attraversa. Non ci saranno più biciclette, monopattini e motorini su marciapiede, dato che gli stalli per questi mezzi avranno sede prima delle strisce pedonali, per impedire la sosta di mezzi ingombranti e liberare lo spazio dedicato ai pedoni. Le strisce pedonali, poi saranno presenti su tutti e quattro i lati degli attraversamenti, e non, come avviene ora, solo su tre di essi. Vi sarà anche un aumento del tempo semaforico per i pedoni, per permettere anche alle persone anziane o fragili di attraversare per intero l’incrocio con il verde.

COMUNE DI MILANO / Piazza Bacone dopo l’intervento urbanistico

La Bicipolitana

La mobilità attiva viene messa al centro della pianificazione urbana, e integrata con il trasporto pubblico, anche grazie a un invito alla partecipazione dei cittadini che potranno fare riferimento ai propri municipi. Si legge poi nel comunicato del Comune che «fra i punti chiave vi saranno: la raccolta di dati e la trasparenza sui progetti in corso e sui tempi di realizzazione; la risoluzione dei nodi pericolosi; il completamento della rete ciclabile». Viene infine menzionata la Bicipolitana, ovvero una serie di percorsi ciclabili sugli assi di scorrimento del trasporto pubblico per consentire spostamenti in bicicletta rapidi e con poche interruzioni, agevolati da segnaletica chiara. Il progetto è stato ideato e promosso dallo studente milanese dietro la pagina Instagram Velocipiedi.

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