Ciampino, la 26enne Francesca Russo trovata morta in casa del suo datore di lavoro: le zone d’ombra su cui bisognerà fare luce

Per il momento non ci sono indagati né è stata formulata alcuna ipotesi di reato. Si attende l’autopsia

Al dolore per la scomparsa di Francesca Russo, 26 anni, si somma il disorientamento di familiari e amici. Cosa ha portato al decesso della giovane, trovata priva di vita lo scorso sabato nella casa del suo datore di lavoro? L’uomo, di 39 anni, è titolare di centri estetici e negozi di parrucchiere. Aveva una relazione con Russo di cui tutti erano a conoscenza. Non risulta indagato: né lui né nessun altro, così come non è stata formulata alcuna ipotesi di reato. Per ora. Le cose potrebbero cambiare dopo che la procura di Velletri affiderà l’incarico per l’autopsia presso il Policlinico di Tor Vergata. E dovrebbe succedere nella giornata di oggi, 21 maggio.


Le zone d’ombra

Ci sono alcune zone d’ombra su cui dev’essere fatta luce. Innanzitutto, la prima ed essenziale cosa che dovrà essere chiarita è la causa della morte della 26enne. Non si può escludere che il decesso possa essere stato provocato da qualcosa che aveva ingerito. La donna prendeva farmaci anticoagulanti da una quindicina di giorni, dopo essere stata operata al setto nasale. Potrebbe esserci un nesso con il malore fatale che l’ha colpita? Solo l’autopsia potrà stabilirlo. Così come accerterà l’eventuale presenza di sostanze nel suo corpo. I carabinieri, scrive Roma Today, hanno repertato anche tracce emetiche della ragazza che saranno analizzate. Sul suo corpo non sono stati trovati segni di violenza. C’è un’ultima domanda a cui bisognerà trovare risposta: perché la notte della sua morte Russo ha dormito sul divano, e non nel letto, con il suo compagno?


Foto copertina: Roma Today

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