Elly Schlein ci riprova: «Ok al confronto con Giorgia Meloni comunque e dovunque»

Le parole della segretaria Pd dal Festival dell’Economia di Trento. Qualche ora prima, sullo stesso palco, la premier

In tutti i luoghi, in tutti i mari, in altri canali. Se in Rai non è possibile (saltò lo speciale Porta a Porta con Bruno Vespa, non senza polemiche) allora si cerca un altra tv. «Io sono sempre disponibile al confronto con lei (con la premier Giorgia Meloni, ndr) dovunque e comunque. Avevo accettato di farlo in Rai», ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein al Festival dell’Economia di Trento dichiarandosi disponibile a un confronto. E poi attacca la rivale politica: «Come rispondo a Meloni sul tema lavoro? L’ho fatto più volte, se la sinistra avesse fatto tutto bene una come me non avrebbe mai vinto le primarie del Pd. Ma chiedo io a lei, dopo 19 mesi di governo, per quanto tempo intende scaricare le responsabilità sui governi precedenti anziché assumersi le sue?».


Schlein a Meloni: «Premierato? Ignorate le nostre proposte»

«Siamo andati al confronto col governo. Il primo, l’unico, a giugno 2023. E quando siamo andati abbiamo portato sei proposte per rafforzare la stabilità dell’esecutivo con la sfiducia costruttiva. Non l’hanno nemmeno considerata. Ma Meloni usa anche un altro argomento. Dietro quel ‘decidete voi’ c’è un colossale ‘decido io per voi’. La riforma che propongono indebolisce il Parlamento e la democrazia. Noi abbiamo proposto di cambiare la legge elettorale», ha dichiarato Schlein.


Gli attacchi di Meloni

Qualche oretta prima, sullo stesso palco, era intervenuta la presidente del Consiglio. «Grazie alla segretaria del Pd perché ci ricorda i disastri della sinistra al governo», ha detto la premier anche lei ospite al Festival di Economia a Trento. «Può chiedere» a Schlein «cosa ne pensa dei risultati portati da loro quando erano al governo. Io sono fiera che in un anno e mezzo abbiamo fatto ricrescere i salari. Quando siamo arrivati al governo i lavoratori che attendevano il rinnovo del contratto erano il 54% oggi sono il 35%». «Noi cercheremo di fare meglio, però le lezioni da chi ha fatto calare dell’1,5% i salari quando era al governo no».

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