L’interrogatorio di Jonathan Maldonato, marito di Siu: la versione del tentato suicidio, cosa è successo prima del ricovero

Davanti al pm il 36enne sostiene di aver trovato la moglie in cucina con un paio di forbici sporche di sangue

Ieri, venerdì 24 maggio, è stato il giorno dell’interrogatorio di Jonathan Maldonato, in carcere con l’accusa di aver provato a uccidere la moglie Soukaina El Basri, influencer nota come «Siu». Il 36enne ha parlato al pubblico ministero Paola Francesca Ranieri e al capo della Squadra mobile della procura di Biella. «Per ogni minima cosa si arrabbiava con me, anche per le cose stupide. Ad esempio, quella mattina si era arrabbiata perché non avevo messo alle bambine i calzini dello stesso colore. quella mattina si era già svegliata molto nervosa ed era stressata», ha raccontato Maldonato agli inquirenti. Secondo il 36enne, la moglie ultimamente era «molto nervosa», sia a causa della morte del fratello in Marocco, sia «per il comportamento di un suo ex che la contattava insistentemente su Instagram».


Il tentato suicidio e il ricovero in Psichiatria

Nel colloquio con i pm, Maldonato ha raccontato anche che in passato Siu avrebbe provato anche a togliersi la vita. «Un anno prima che io e lei ci mettessimo insieme», quando ancora stava con l’ex fidanzato, «mia moglie aveva tentato il suicidio ingerendo dei farmaci», ha raccontato l’uomo in carcere con l’accusa di tentato omicidio. A seguito di quel gesto, continua ancora Maldonato, «venne ricoverata in psichiatria, nel 2012. Noi ci siamo messi insieme nel 2013 e siamo sposati da sei anni. I suoi genitori l’avevano cacciata di casa perché non accettavano la nostra relazione».


Le due versioni di Maldonato

Jonathan Maldonato era stato già denunciato dalla moglie per maltrattamenti a maggio 2023. La querela, però, era stata ritirata. Lo scorso 23 maggio, Soukaina El Basri è rimasta ferita nella sua casa di Chiavazza, è stata ricoverata all’ospedale di Novara e solo ieri è uscita dal coma farmacologico. La 30enne resta ancora ricoverata nel reparto di Rianimazione e non può ricevere visite. In attesa di raccogliere la sua versione su ciò che è accaduto, gli inquirenti hanno concentrato i propri sospetti su Maldonato, che ha offerto due versioni discordanti. Inizialmente, l’uomo aveva parlato di un incidente domestico con lo spigolo di un mobile, che aveva provocato alla moglie un foro al petto. In un secondo momento, Maldonato ha cambiato versione, parlando invece di un tentato suicidio.

L’interrogatorio

Il Corriere della Sera ha pubblicato alcuni stralci del verbale dell’interrogatorio con i pm, in cui Maldonato sembra insistere sulla tesi del tentato suicidio da parte della moglie. «A un certo punto ha preso il barattolo dell’olio per i capelli delle bambine e me lo ha tirato contro. Ho preso le bambine e siamo andati nella loro cameretta. Poi ho sentito un rumore forte provenire dalla cucina», racconta il 36enne. «Purtroppo – continua – è un rumore che conosco molto bene perché lei fa sempre così. Quando non regge la pressione compie atti autolesionistici. È il rumore del cassetto in cui ci sono le posate». Stando a quanto raccontato ai pm, l’uomo avrebbe trovato la moglie in cucina con in mano un paio di forbici sporche di sangue.

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