Il tesoretto di una borseggiatrice di Venezia, sotto sequestro una casa e un terreno: «Comprati con i furti»

Sarebbero almeno 17 i colpi compiuti dalla giovane donna ai danni di turisti e residenti di Venezia

Una casa e un terreno. Sono questi i beni immobili appartenenti a una presunta borseggiatrice su cui il questore di Venezia Gaetano Bonaccorso ha proposto di applicare le misure necessarie al sequestro per un valore complessivo di almeno 200 mila euro. Inoltre, per un anno e sei mesi la proprietaria non potrà frequentare soggetti pregiudicati e dovrà cercare un’occupazione stabile, oltre a rispettare gli orari di permanenza nella propria abitazione. Nello specifico, ad essere state applicate per disposizione del tribunale di Venezia sono state la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e quella di prevenzione patrimoniale del sequestro finalizzato alla confisca. Ad essere interessati sono un terreno e un immobile attualmente abitato che, si legge nel comunicato della questura, sarebbero stati acquistati dalla giovane grazie ai proventi di numerosi furti commessi nella città lagunare.


Aumenta il numero di borseggiatrici fermata a Venezia

Sono almeno 17 le vittime di cui si legge nel resoconto stilato dalla questura veneziana, a cui sono stati sottratti denaro oggetti ed orologi di lusso grazie alla «tecnica dell’abbraccio e della distrazione di gruppo». La giovane borseggiatrice, inoltre, avrebbe commesso anche furti all’interno di diversi negozi, minacciando i dipendenti affinché questi non denunciassero l’accaduto. La donna in questione non risulta registrata all’Inps né titolare di redditi legittimi, fatto che aveva reso sospetti fin da subito gli acquisti effettuati. Le forze dell’ordine veneziane evidenziano una maggiore attenzione rivolta al fenomeno del borseggio nel 2024 rispetto agli anni precedenti. Nello specifico, infatti, dall’1 gennaio al 22 maggio 2024 la Polizia di Stato ha emesso 14 fogli di via obbligatori – con i quali si vieta agli interessati di fare ritorno nel Comune – nei confronti di cittadini stranieri, per lo più donne e con precedenti penali, «che si aggiravano con fare sospetto nelle zone maggiormente interessate dal fenomeno dei borseggi».


«Giovani donne incinte»

Un dato in netto aumento rispetto all’anno precedente quando dal 1° gennaio al 31 maggio 2023 erano stati irrogati solo due fogli di via per tali soggetti. Come in altre città italiane – Milano in primis – anche nel centro lagunare a compiere i furti sono spesso giovani donne straniere e incinte. Lo stato di gravidanza fa sì che non possano essere recluse anche se colte in flagranza. Le borseggiatrici prendono di mira specialmente i turisti nella stazione di Venezia Santa Lucia e nei vaporetti. Un fenomeno che è ben noto anche ai cittadini veneziani che si difendono, oltre che con i sonori avvertimenti di Lady Pickpocket – «attenzione pickpocket, attenzione borseggiatori» è il messaggio ormai diventato meme – anche con il comitato Cittadini non Distratti, spesso sceso in piazza per sensibilizzare contro il rischio.

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