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Affitti, riaprono le università: fino a 700 euro per una camera per gli studenti a Roma e Milano

21 Agosto 2024 - 09:28 Redazione
Il boom delle case vacanze per turisti fa diminuire la disponibilità di spazi per i fuorisede. Le città dove la richiesta è cresciuta di più sono Bari e Napoli. Le più care restano Milano, Bologna e Roma

L’estate, che formalmente termina con l’equinozio del 22 settembre, è già finita per molti universitari alla ricerca di un alloggio nelle città dove studiano. Una ricerca proibitiva per molti, visti i prezzi raggiunti dalle stanze in affitto che, in alcuni casi, toccano punte di 700 euro mensili. L’ultima fotografia del panorama delle locazioni italiana l’ha scattata Immobiliare.it: Milano si conferma la città più cara di tutte, dove una stanza singola è arrivata a costare, in media, 637 euro al mese. A seguire, ci sono Bologna, con una media di 506 euro al mese, Roma con 503 e Firenze con 493. Non va meglio – per gli studenti – la situazione in doppia: nel capoluogo lombardo, la media, è di 353 euro a persona per una camera condivisa.

La situazione a Milano

In Italia, l’aumento generale dei prezzi delle stanze è pari al 7%, per le singole: una crescita spinta dalla domanda di camere per fuorisede, salita di un 23% rispetto al 2023. Il dato di Milano, quest’anno, è in leggera controtendenza rispetto al resto della Penisola: il costo medio di una singola è aumentato (solo) del 4% perché la domanda, negli ultimi 12 mesi, è calata in realtà dell’1%. Solo Padova, Novara e Ancona, insieme a Milano, hanno fatto registrare un decremento delle richieste di soluzioni abitative per studenti e lavoratori fuorisede. Nel dettaglio, i quartieri milanesi più costosi sono quelli di Garibaldi-Moscova-Porta Nuova – qui la richiesta media per una stanza singola è di 747 euro mensili – e Porta Romana-Cadore-Montenero, dove la media per una stanza viaggia sui 722 euro.

La situazione a Roma

Tutt’altro scenario si respira nella capitale italiana. La richiesta di stanze romane è cresciuta del 62% per una singola. I prezzi, di conseguenza, sono aumentati del 9% nel 2024. Anche l’arrivo del Giubileo sta incidendo sull’esclusività del mercato immobiliare capitolino: i proprietari stanno destinando sempre più appartamenti a scopi ricettivi, prevedendo l’ondata di turisti e gli affari che essi potranno fruttare. L’incremento dei costi per gli affittuari si livella sui numeri milanesi – +4% – per quanto riguarda le soluzioni in doppia, dove il posto letto ha in media un valore di 283 euro. I quartieri romani più cari? Parioli-Flaminio, con una media per stanza singola di 647 euro al mese, e Testaccio-Trastevere, dove la richiesta media è pari a 614 euro.

Nel resto del Paese

Il report di Immobiliare.it, tuttavia, smonta la narrazione che il caro affitti sia un problema di Milano, Roma e poche altre città del Centro-Nord. Gli studenti se ne sono accorti da tempo – infatti le proteste delle tende hanno riguardato tutta la Penisola – e i numeri riportati nella ricerca confermano le loro sensazioni: le città dove la domanda di stanze in affitto vede la crescita più forte sono Bari e Napoli. Nei due capoluoghi del Sud, rispettivamente, la richiesta è cresciuta del 207% e del 185%. Conseguentemente, anche l’incremento dei prezzi degli affitti è maggiore, con una crescita a Bari dell’11% e a Napoli del 16%. Considerato l’incremento della domanda, insieme al prezzo delle stanze per gli studenti, andrebbe considerato anche il problema della difficoltà a trovarne una libera.

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