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Arrestato per omicidio il capo ultrà dell’Inter Andrea Beretta: ucciso l’erede del clan Bellocco. L’ipotesi del regolamento di conti

04 Settembre 2024 - 11:05 Ugo Milano
La vittima è Antonio Bellocco, già condannato per mafia e considerato anche lui vicino al tifo organizzato nerazzurro

L’erede del clan di ‘Ndrangheta Bellocco di Rosarno, Antonio, di 36 anni, è stato ucciso questa mattina a Cernusco sul Naviglio, nel Milanese, dopo una lite scoppiata con Andrea Beretta. Quest’ultimo, 49 anni, storico leader della curva dell’Inter, lo avrebbe ucciso a coltellate, dopo essere stato ferito alla gamba dai colpi di pistola partiti da Bellocco. Beretta si trova ricoverato in stato di arresto in codice giallo all’ospedale San Raffaele.

La sparatoria

L’omicidio è avvenuto fuori dalla Testudo, una palestra di Cernusco sul Naviglio frequentata dagli ultras dell’Inter e da esponenti di CasaPound. Secondo una prima ricostruzione di Repubblica, sarebbe scoppiata una lite fuori dalla struttura per questioni di affari. Bellocco ha quindi esploso dei colpi di pistola contro Beretta da dentro la sua Smart parcheggiata nel cortile. Nonostante fosse ferito a una gamba, scrive Ansa, Beretta ha reagito con una coltellata alla gola di Bellocco. Nella zona sono stati visti anche altri vertici della tifoseria nerazzurra: Marco Ferdico, Matteo Norrito e Mauro Nepi.

La ‘Ndrangheta e la curva dell’Inter

Bellocco era già stato condannato per mafia e la sua famiglia è una delle più potenti nel mondo della ‘ndrangheta. Da tempo si sono infatti insediati a Milano infiltrando diverse attività. Tra queste anche la tifoseria dell’Inter. Antonio Bellocco era nipote del boss storico, e figlio di Giulio Bellocco, morto nel gennaio scorso nel carcere di Opera dove si trovava sotto il regime di 41 bis. La vittima dell’omicidio da circa un anno faceva parte del direttivo degli ultrà. Da allora sarebbero cresciuti i malumori interni sulla gestione della curva. Sulle tifoserie milanesi se ne sta occupando da tempo il pm Paolo Sorati. Beretta era poi braccio destro del vecchio capo ultrà Vittorio Boiocchi, freddato nell’ottobre 2022.

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