Max Rendina assolto dall’accusa di usura, il campione di rally riabilitato dopo la denuncia dell’amico per 100mila euro
Max Rendina è stato assolto dall’accusa di usura. Il campione del mondo di rally e organizzatore del Rally Roma Capitale era andato a processo per usura il 18 settembre scorso, per difendersi dall’accusa dell’amico Riccardo Manattini, secondo cui il rallista gli avrebbe prestato 100mila euro nel 2013 pretendendo un interesse annuo del 120%. Ma Rendina, 49 anni, è innocente, come stabilito oggi dalla Decima Sezione Penale del Tribunale di Roma. In sua difesa l’ex pilota ha sostenuto che il denaro dato all’amico non fosse un prestito, ma una somma che lui e altri avevano consegnato a Manattini affinché venisse investita.
«L’investimento non era un investimento»
«In realtà quell’investimento non era solido e nemmeno era un investimento. Non me la sono sentita di denunciare quello che ritenevo un amico. Mi sono ritrovato denunciato. La Giustizia ha fatto tutti gli accertamenti e, grazie agli elementi prodotti dai miei difensori, la verità è venuta a galla», ha dichiarato Rendina. «Questa decisione ristabilisce finalmente la verità e mi permette di guardare al futuro con serenità. Desidero ringraziare di cuore i miei difensori e tutte le persone che mi sono state vicine in questo lungo percorso», ha aggiunto il rallista.