Torino, manifestanti Propal all’università. Insulti alla conferenza contro l’antisemitismo. Tensione con la polizia al Salone del Libro – Il video
Alcuni studenti e manifestanti Pro Pal hanno interrotto la presentazione del «Il manifesto nazionale per il diritto allo studio – per l’università come luogo di dialogo, di democrazia e di contrasto all’antisemitismo», dove erano presenti anche relatori di religione ebraica, al Campus Luigi Einaudi dell’Università di Torino. A denunciarlo l’Unione giovani ebrei d’Italia (Ugei), con un video sui social. «Alcuni promotori dell’iniziativa sono stati colpiti fisicamente, minacciati e denigrati. È stato anche sottratto un telefono cellulare, un gesto che dimostra la volontà non solo di intimidire, ma anche di cancellare le prove della violenza perpetrata. Ogni tentativo di instaurare un dialogo è stato immediatamente soffocato da comportamenti violenti, che hanno trasformato uno spazio universitario fondato sulla libertà, in un luogo di intimidazione e repressione di diritti democratici», denuncia l’associazione.
Tensione tra Pro Pal e polizia al Salone del Libro
Altra tensione è salita tra manifestanti Pro Pal e forze dell’ordine sempre a Torino ma stavolta davanti all’ingresso del Salone del libro. I partecipanti a un presidio organizzato dal comitato Torino per Gaza si è avvicinato alla cancellata e gli agenti del reparto mobile della polizia si sono mossi in avanti per farli indietreggiare. Alla mobilitazione hanno preso parte anche attivisti del Collettivo universitario autonomo, di Potere al popolo e di Rifondazione comunista.
Perché i pro Pal si sono ritrovati fuori dal Salone del Libro
«Fuori i sionisti siti dal Salone del Libro. Palestina libera», «La resistenza non si processa Ananali e Mansour liberi», «La Nakba non è finita. La resistenza continua», alcuni degli striscioni esposti nel presidio. I manifestanti si sono ritrovati in presidio di fronte all’ingresso di Via Nizza 280 per contestare l’incontro di Nathan Greppi, autore del Libro “La cultura dell’odio” in cui lo scrittore analizza i modi in cui si manifesta l’odio nei confronti di Israele e del suo popolo nel mondo della cultura.