Garlasco, ora la procura di Milano chiede il sequestro della società di investigazione che prelevò in segreto il dna di Andrea Sempio


C’è un aspetto particolare in questa, ennesima, giornata di caos sul caso Garlasco, dove per l’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto 18 anni fa, nel nuovo filone di indagine è finora indagato Andrea Sempio. La procura di Milano ha chiesto il sequestro della società di investigazioni che nel 2016 prelevò in segreto e per conto della difesa di Alberto Stasi (unico condannato finora sulla vicenda) il dna di Sempio. A riferirlo è l’agenzia La Presse e si tratterebbe della SKP Investigazioni & Servizi di Sicurezza srl di via Ripamonti 66 a Milano.
SKP e quella tazzina da caffè
Stavolta però Garlasco c’entra poco. La richiesta del pubblico ministero Francesco De Tommasi risale a due mesi fa ed è stata fatta al Tribunale del Riesame di Milano nell’inchiesta sui dossieraggi ed Equalize di Enrico Pazzali. Un appello tra l’altro, specifica ancora l’agenzia, ancora al vaglio dei giudici. In particolare la richiesta di sequestro riguarda la società fornitrice di Equalize che il 30 settembre 2016 ricevette l’incarico dal professor Angelo Giarda, oggi defunto e all’epoca difensore di Stasi, di «svolgere indagini difensive» sul suo assistito. Oltre alla rilettura degli atti processuali e alla ricerca di falle nelle indagini ci sono due aspetti di cui si sarebbe occupata la SKP. Una è l’analisi dei profili social di Andrea Sempio, secondo cui l’amico di Marco Poggi avrebbe aggiornato due volte il proprio profilo Facebook con frasi o immagini particolari a poco tempo dopo le condanne di Stasi e infine il prelievo di una tazzina di caffè, un cucchiaino di metallo e una bottiglietta di plastica utilizzati da Sempio. Materiale utile per l’analisi del dna e per cui vennero indagati e archiviati il legale di Stasi, l’investigatore privato Luca Antonio Tartaglia, all’epoca consigliere e socio di SKP Investigazioni & Servizi di Sicurezza, assieme ad altri due detective privati. Ora la procura di Milano vuole capire di più sulla vicenda Equalize. In cui della SKP (ora non più attiva), ricorda La Presse, risultano indagati il rappresentante legale, Daniele Rovini, e l’ex consigliere Lorenzo Di Iulio, per i quali la Procura ha chiesto la custodia cautelare in carcere.