Una tribù brasiliana porta in tribunale il New York Times: «Non è vero che siamo dipendenti dal porno»


I Marubo, una tribù indigena della foresta amazzonica, hanno fatto causa al New York Times per diffamazione. Il motivo? Il servizio del giornale americano sul primo approccio della tribù al mondo di internet ha ritratto i Marubo come ossessionati dalla tecnologia e dipendenti dal porno. Assieme al Nyt, la tribù brasiliana – che vive nella remota valle Javari e conta circa 2mila persone – ha fatto causa anche a Tmz e Yahoo, accusati di aver amplificato e sensazionalizzato i resoconti del Times.
L’accusa di diffamazione
L’articolo finito nelle aule di tribunale è stato scritto dal giornalista Jack Nicas e pubblicato nel giugno 2024 sul New York Times. Nel servizio, documentato con decine di fotografie esclusive, si parla di come i Marubo hanno gestito l’introduzione del servizio satellitare Starlink, l’azienda di proprietà di Elon Musk, per accedere a internet. Secondo la causa depositata dalla tribù indigena, quell’articolo «dipingeva il popolo Marubo come una comunità incapace di gestire l’esposizione di base a Internet, evidenziando le accuse secondo cui la loro gioventù era stata consumata dalla pornografia». Questa ricostruzione, secondo la tribù brasiliana, «trasmetteva al lettore medio l’idea che il popolo Marubo fosse precipitato in un declino morale e sociale come conseguenza diretta dell’accesso a internet». In altre parole, accusano i Marubo, l’articolo suggerisce che i membri della tribù «manchino della disciplina o dei valori necessari per funzionare nel mondo moderno».
La replica del New York Times
Alle polemiche ha risposto un portavoce del quotidiano americano, che ha difeso l’operato del giornalista e ha detto che la testata è pronta a difendersi nelle aule di tribunale: «Qualsiasi lettura imparziale di questo articolo dimostra un’analisi attenta e articolata dei vantaggi e delle complicazioni delle nuove tecnologie in un remoto villaggio indigeno con una storia gloriosa e una cultura preservata». Nell’articolo incriminato si parla di «adolescenti incollati ai telefoni; chat di gruppo piene di pettegolezzi; social network che creano dipendenza; sconosciuti online; videogiochi violenti; truffe; disinformazione; e minorenni che guardano materiale pornografico». Tutti problemi, riflette Jack Nicas, che gran parte del mondo affronta da anni e che i Marubo hanno imparato a conoscere solo di recente. L’aspetto relativo alla dipendenza della tribù dalla pornografia è stato amplificando e sensazionalizzato da Tmz e Yahoo.
Foto copertina: EPA/Peter Foley | La sede del New York Times, a New York