Leonardo Bertulazzi sarà estradato in Italia, via libera dall’Argentina per l’ex Br: le condanne in Italia e il ruolo nel caso Moro


Arriva il via libera all’estradizione in Italia per l’ex membro delle Brigate Rosse Leonardo Bertulazzi. La Corte suprema argentina ha espresso parere favorevole sul terrorista italiano già agli arresti a Buenos Aires dal 29 agosto 2024. L’arresto era scattato dopo la decisione del governo di Javier Milei di revocargli lo status di rifugiato. Bertulazzi era stato poi scarcerato a novembre 2024, dopo che la Cassazione argentina gli aveva riconosciuto lo status di rifugiato al momento dell’arresto.
Chi è Leonardo Bertulazzi, lo «Stefano» della Colonna Genovese
Cresciuto a Prà, nel ponente genovese, Bertulazzi ha frequentato il liceo scientifico Fermi di Sampierdarena, dove alla fine degli anni Sessanta incitava gli studenti allo sciopero. Nel 1975, con il nome di battaglia «Stefano», è entrato nella “colonna” di Genova. Così venivano chiamate le articolazioni locali delle Brigate Rosse. Nel 1977 partecipò al sequestro di Pietro Costa, della celebre famiglia di armatori, gli stessi di Costa Crociere. Con i soldi di quel rapimento, 1,5 miliardi di lire, fu acquistato l’appartamento dove venne tenuto segregato il presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro prima del suo omicidio per mano delle stesse Brigate Rosse. Nel 1980 venne coinvolto in una sparatoria tra la polizia e un gruppo di brigatisti a Genova. Da quel momento, iniziò la sua latitanza, passata prima in Salvador e poi soprattutto a Buenos Aires. Interrotta solo da un breve periodo di carcere nel 2002. La sentenza a carico di Bertulazzi risale al 1997, quando in Italia è stato condannato a una pena detentiva di 27 anni.