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Maturità, la protesta dilaga. Studentessa di Pesaro rifiuta l’orale: «Ho letto un mio discorso. La reazione di Valditara? Mi fa ribrezzo»

12 Luglio 2025 - 12:35 Ygnazia Cigna
Il racconto di Mariasole Tomassini, 19 anni, ed ex rappresentante di istituto: «Durante l'anno mi sono sentita zittita. Volete cittadini pensanti o che abbassano la testa?»

Sta diventando un fenomeno nazionale quello degli studenti che scelgono di non sostenere la prova orale della maturità in segno di protesta contro il sistema scolastico. Da Padova a Treviso, da Belluno e ora fino alle Marche, ogni giorno emerge un nuovo caso. L’ultimo è quello di Mariasole Tomassini, 19 anni, studentessa in una scuola superiore di Urbino, che ha deciso di non rispondere alla commissione e di lasciare l’aula con un voto finale di 67/100, rinunciando a una valutazione ben più alta. La sua scelta, racconta, è stata personale e sarebbe maturata prima ancora che i casi simili diventassero notizia.

«Ho preso 7 in condotta, un’ingiustizia»

«Ho letto un discorso scritto da me e ho chiesto che fosse messo a verbale», racconta la studentessa al Resto del Carlino. Nelle sue parole fa trasparire una delusione profonda verso un sistema che, a suo dire, annulla il lavoro di cinque anni per concentrarsi su tre prove. Rappresentante d’istituto, con una media superiore all’8, ha vissuto la scuola come un luogo dove il dissenso veniva punito, soprattutto dopo aver ricevuto un 7 in condotta che considera un’ingiustizia: «Sono stata punita per la mia attività di rappresentante. Sono una persona che quando c’è da dire la propria, lo fa, ma in modo educato. Quando ho espresso critiche, ho percepito che la mia opinione non contasse. Mi sono sentita zittita. Quel voto ha spento ogni motivazione».

«La proposta di Valditara? Fa ribrezzo»

Mentre la protesta degli studenti dilaga e fa discutere, dividendo anche i docenti, la giovane dice di non aver mai temuto le conseguenze: «Non mi spaventava l’orale. Ma la scuola dovrebbe insegnare il pensiero critico, non punire chi lo esprime». E alla reazione del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che ha annunciato l’intenzione di bocciare chi boicotta l’esame, risponde: «Mi fa ribrezzo. Cosa mi state insegnando? Di non volere cittadini pensanti ma persone che abbassano la testa?».

Foto di copertina da Facebook

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