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Maturità, un altro studente protesta a Roma. Ha chiesto di non verbalizzare l’esame, facendo abbassare il voto a 60 centesimi

16 Luglio 2025 - 11:19 Alba Romano
rifiuta voto maturità lazio
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In una lettera al ministro dell'Istruzione, il 19enne ha denunciato un sistema scolastico «troppo competitivo»

Continua la protesta di alcuni maturandi contro il sistema scolastico italiano. È di oggi, mercoledì 16 luglio, la notizia della richiesta da parte di uno studente di decurtare il proprio voto dell’esame a 60 centesimi, la soglia minima per superarlo. Il 19enne si sarebbe rivolto direttamente al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, chiedendo di ridurre la propria votazione in segno di protesta. La scelta del giovane è stata comunicata dalla rete degli studenti medi del Lazio in una nota.

La contestazione contro l’eccessiva competitività del sistema

Mercoledì 16 luglio un altro ragazzo ha deciso di protestare contro il sistema di valutazione della scuola italiana. Ma questa volta, dal Veneto, la contestazione si sposa nel Lazio. Si tratta infatti di Pietro Marconcini, 19 anni, appena diplomato al liceo scientifico Plinio Seniore di Roma. Il ragazzo ha deciso di rivolgersi direttamente al ministro Valditara, denunciando un sistema scolastico troppo competitivo. Nella lettera indirizzata al ministro, Marconcini ha scritto: «Per tutte le lacrime versate, per tutte le crisi nervose avute, per tutte le prese in giro, le critiche subite a causa di un sistema scolastico alienante e cieco, per tutti i sorrisi che ci sono stati sottratti, ministro, io le chiedo di ridurre il mio voto attribuito al termine dell’esame di stato a 60 centesimi».

Le altre proteste e l’attacco di Valditara

La contestazione studentesca che ha portato diversi maturandi a rifiutare di sostenere l’esame orale o, come nel caso di Marconicini, a chiedere che il voto venisse abbassato alla soglia minima, è partita dal Veneto. Il primo è stato Gianmaria Favaretto, iscritto al liceo scientifico Fermi di Padova. Lo aveva seguito a ruota Maddalena Bianchi, liceale di Belluno. Dopo di loro, la protesta si è diffusa anche oltre regione. Il terzo caso si è registrato in una scuola paritaria di Firenze, dove un ragazzo si sarebbe rifiutato di sostenere l’esame orale dopo aver ottenuto un punteggio di 62 centesimi tra scritto e crediti maturati durante gli ultimi tre anni di scuola superiore. Non sono tardate le reazioni indignate delle istituzioni. Prima fra tutte, quella del ministro Valditara. «Fra le riforme che stiamo per varare c’è anche una riforma della Maturità. Comportamenti di questo tipo non saranno più possibili», aveva annunciato un’intervista rilasciata a Rai News 24.

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