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Stellantis, addio all’auto a idrogeno: costi troppo elevati e difficoltà di rifornimento

16 Luglio 2025 - 09:34 Valentina Romagnoli
stellantis idrogeno stop
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Secondo la holding l'idrogeno sarebbe un segmento «di nicchia». Non ci saranno tagli del personale

Stop al programma di sviluppo della tecnologia a celle combustibile a idrogeno. L’annuncio arriva dalla holding produttrice di autoveicoli Stellantis che, dopo aver valutato la disponibilità di strutture per il rifornimento di idrogeno e i costi elevati ha deciso di smettere di investire sullo sviluppo della nuova tecnologia. La società, quindi, non ha intenzione di lanciare la linea di veicoli leggeri ad alimentazione alternativa. Almeno per ora.

Stellantis dice stop alle auto alimentate a idrogeno

La limitata disponibilità di infrastrutture per il rifornimento di idrogeno, i costi elevati e la necessità di maggiori incentivi all’acquisto da parte dei consumatori, ha spinto Stellantis a decidere bloccare i propri investimenti nella realizzazione di veicoli commerciali leggeri alimentati a idrogeno. Prima della fine del decennio, dunque, l’azienda non lancerà la nuova gamma Pro One, una linea di automobili che avrebbe dovuto, appunto, alimentarsi a idrogeno. La holding nata dalla fusione tra i gruppi Fiat Chrysler e Peugot interrompe così il programma di sviluppo della nuova tecnologia.

Una produzione prevista per l’estate 2025

L’inizio della produzione di veicoli Pro One, la nuova gamma alimentata a idrogeno, era prevista per questa estate. Furgoni di medie dimensioni avrebbero visto la luce nello stabilimento di Hordain, in Francia, mentre la fabbrica di Gliwice, in Polonia, si sarebbe occupata della produzione di furgoni più grandi. In una nota diffusa da Stellantis si legge che la decisione «non avrà alcun impatto sul personale presso i siti produttivi». Questo perché, secondo quanto riportato, l’intenzione dei vertici è quella di reindirizzare le attività di ricerca e sviluppo su altri progetti.

L’idrogeno un segmento troppo di nicchia

Secondo quanto dichiarato da Jean-Philippe Imparato, chief operating officer per l’Europa allargata del gruppo, «il mercato dell’idrogeno rimane un segmento di nicchia, senza prospettive di sostenibilità economica a medio termine». L’obiettivo dell’azienda, ora, è concentrarsi sulle esigenze dei clienti. «Dobbiamo fare scelte chiare e responsabili per garantire la nostra competitività e soddisfare le aspettative dei nostri clienti con la nostra offensiva di veicoli elettrici e ibridi per passeggeri e veicoli commerciali leggeri», ha concluso Imparato.

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