Truffe telefoniche? Se le (ri)conosci, le eviti. Ecco come difendersi dai raggiri


Il mercato libero dell’energia elettrica e del gas è un mare magnum di occasioni e insidie. Da una parte dà tante opportunità ai consumatori, che possono scegliere l’offerta più vantaggiosa a seconda delle loro esigenze. Dall’altra, l’obbligo del ritorno al mercato libero ha portato con sé un aumento esponenziale dei tentativi di frode. Brevissimi squilli, telefonate da “innocui” call center con un numero italiano fino a email perfettamente clonate: le armi dei truffatori si sono affilate nel tempo, diventando sempre più precise e quindi pericolose per i consumatori. È dunque fondamentale saper riconoscere e combattere le offerte allettanti, spesso troppo belle per essere vere.
Le trappole al telefono
La tecnologia e la libera scelta sono armi a doppio taglio. Se infatti dallo smartphone è semplicissimo per chiunque consultare le offerte più disparate, è altrettanto facile che il tentativo di truffa passi da quel dispositivo. Email, QR Code e le ormai diffusissime telefonate commerciali. I truffatori si presentano ai clienti in qualità di presunti rappresentanti di note compagnie energetiche: «Siamo l’Ufficio Centrale per l’Energia. Ci sono offerte Enel imperdibili per la luce nella sua zona…». Peccato che l’Ufficio Centrale per l’Energia sia un ente inventato di sana pianta.
Le richieste dei truffatori e la tecnica dello spoofing
Una volta ingaggiato il dialogo con l’utente, i malintenzionati proveranno a irretirlo con false informazioni sui costi di bolletta o di trasporto dell’energia, provando in tutti i modi, e con insistenza, a spingere le persone a versare denaro, fornire dati personali – come codici, password o PIN – oppure dare il consenso per contratti indesiderati e peggiorativi. Questa truffa, a volte, è sostenuta anche da un vero e proprio inganno visivo. È il caso dello spoofing, una tecnica con cui i truffatori riescono a far apparire il loro numero di cellulare come un numero conosciuto e di fiducia. Il consumatore, in questo modo, potrebbe abbassare la guardia e acconsentire a fornire le informazioni private che il truffatore gli richiede.

Come difendersi dalle truffe del mercato libero
Difendersi da queste trappole si può, anche con l’aiuto di chi – come Enel – lavora nel campo dell’energia da decenni. Ne sono un lampante esempio le iniziative Antitruffa, con cui Enel si impegna a comunicare con chiarezza ai clienti in quali truffe possono incorrere. La prima, e più forte, linea di difesa è la conoscenza dei meccanismi di questi raggiri: vediamo un esempio.
Tutti casi iniziano con una telefonata. Ad esempio, ti è mai capitata questa?
«Salve! Enel ci ha incaricato di dirle che il contratto che ha sottoscritto è stato annullato perché hanno finito la capienza nella sua zona; le propongo un’altra società per non restare senza corrente»
Ecco gli indizi che ti aiutano a riconoscere le truffa:
- Non esistono limiti di capienza che comportano l’annullamento del contratto.
- Enel non incarica società terze per farti passare ad un altro fornitore
Insomma, se ti dicono così non è Enel, è una truffa.
Con Enel poi è possibile verificare se la telefonata commerciale ricevuta proveniva da un numero autorizzato. Per farlo è sufficiente consultare la pagina del servizio Verifica chi ti ha chiamato.
Per approfondire il tema delle truffe si può consultare il sito Enel o rivolgersi allo Spazio Enel più vicino.