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West Nile, l’Italia è il paese più colpito in Europa, «con l’80 per cento delle infezioni registrate». I dati dell’Ecdc

20 Agosto 2025 - 13:06 Stefania Carboni
west nile zanzara trasmissione
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L'analisi del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. «L'Europa sta entrando in una nuova fase, in cui la trasmissione delle malattie dalle zanzare diventa la normalità»

L’Italia è il Paese europeo più colpito dal virus del West Nile, con 274 casi confermati dall’inizio della stagione. A confermarlo sono i dati dell’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Abbiamo oltre l’80% delle 335 infezioni registrate complessivamente in otto Paesi Ue, con 19 decessi in totale. Secondo l’Ecdc i contagi sono destinati ad aumentare nelle prossime settimane, con un picco atteso tra fine agosto e settembre.

La causa è il cambiamento climatico

Un aspetto che fa notare l’Ecdc è che stavolta il virus è stato rilevato anche nelle province italiane di Latina e Frosinone, nuove aree. A livello continentale i Paesi più colpiti dopo il nostro sono Grecia (35 casi), Serbia (9), Francia (7), Romania (6), Ungheria (2), Bulgaria (1) e Spagna (1). E l’aumento dei casi sarebbe dato proprio dal cambiamento climatico, con estati più lunghe e inverni più miti. Il 2025 segna un record anche di infezioni da chikungunya con 27 focolai in Europa, con 111 casi in Francia e 7 in Italia.

«Siamo in una nuova fase, dove le malattie trasmesse dalle zanzare diventano la normalità»

«L’Europa sta entrando in una nuova fase, in cui la trasmissione delle malattie trasmesse dalle zanzare diventa la normalità», ha dichiarato la direttrice dell’Ecdc, Pamela Rendi-Wagner. Pertanto sono state diffuse delle nuove linee guida per rafforzare la sorveglianza e il controllo dei vettori. Si raccomanda in particolare alla popolazione delle aree colpite – con attenzione a bambini, anziani e persone fragili – di proteggersi dalle punture di zanzara usando repellenti, indossando indumenti coprenti e installando zanzariere. Per il West Nile non esistono vaccini disponibili per l’uomo, mentre per la chikungunya sono in fase di sviluppo nuove immunizzazioni.  

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