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Durigon: «Pensioni sempre più povere, ecco cosa farà il governo». Il sottosegretario a Open: «Riforma dell’Isee? Agosto è il mese delle idee…»

24 Agosto 2025 - 16:08 Simone Disegni
Ospite del Meeting il sottosegretario al Lavoro ammette che su Isee e cartelle fiscali i costi sono un'incognita. Altre proposte sono invece in dirittura d'arrivo

Da Rimini – In Italia, si sa, migliaia di posti di lavoro disponibili restano scoperti perché non si trova chi sia disposto o formato adeguatamente per occuparli. È il caso, tra gli altri, del settore agricolo, dove troppo spesso le aziende risolvono il dilemma con la scorciatoia criminose del caporalato. Soluzione sbagliata, certo, eppure è proprio nei Paesi extra-Ue che va trovata la manodopera per i campi d’Italia, dice il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon ospite di Confragricoltura al Meeting di Rimini. Immigrati, insomma. Da portare in Italia tramite flussi legali, però. Il sistema esiste già, ma è fallace, anche per via delle strozzature burocratiche che lo accompagnano: basti pensare al sistema grottesco dei click day, che i datori di lavoro chiedono esplicitamente al governo di mandare in archivio. «Sfondate una porta aperta su questo», acconsente Durigon. Che riconosce che i cosiddetti flussi «di per sé non risolvono il problema». Per assicurare una svolta duratura il leghista mette in campo dunque dal Meeting una nuova proposta: quella di istituire una nuova agenzia pubblica incaricata di «garantire un vero matching tra domanda e offerta, reclutando, formando e portando nel nostro Paese le persone adeguate rispetto ai lavori da ricoprire. Solo così – sostiene il sottosegretario leghista – rimuoviamo il malaffare di chi sfrutta l’immigrazione illegale, come accaduto di recente ad esempio nella provincia di Latina».

La coperta corta delle pensioni

A margine dell’incontro di Confagricoltura, Durigon ragiona coi cronisti pure sulla prossima manovra d’autunno, e svela di cosa si sta fin d’ora ragionando (e di cosa no) ai tavoli tecnici del governo. Sul fronte delle pensioni, d’intesa col ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, si sta accelerando sulla sospensione dell’adeguamento dell’età pensionabile rispetto all’aspettativa di vita previsto dal 2027. Ciò non toglie però, avvisa Durigon, che con l’invecchiamento demografico galoppante «andremo verso una stagione in cui le pensioni sono sempre più povere», ragion per cui sarà determinante il potenziamento della previdenza complementare così come «dare più forza al Tfr, utilizzandone la rendita sia per dare la possibilità di andare in pensione prima, a 64 anni, sia come sostegno alle future pensioni». Resta il fatto, riconosce Durigon a Open, che non ha torto il presidente dell’Inps Fava quando dice (come ieri dal palco del Meeting) che agli over 60 «in salute» andrà offerta invece l’opportunità di restare al lavoro più a lungo, «purché resti una libera scelta».

Cartelle fiscali e Isee, le proposte della Lega e i conti pubblici

Pensioni a parte, dunque, che altro bolle fin d’ora nella pentola della prossima legge di bilancio? Ieri il leader della Lega Matteo Salvini – tra una sparata anti-Macron e l’altra – ha lanciato pure un’altra «ghiotta» idea: quella di escludere la proprietà della prima casa dal calcolo dell’Isee. Boutade estiva o idea concretamente allo studio del governo? La prima, fa capire diplomaticamente Durigon parlando con Open: «Agosto è il mese delle idee, l’idea è sicuramente interessante ma consideriamo questa una fase istruttoria. Vedremo poi concretamente cosa si potrà fare». Nessun calcolo preciso, chiarisce Durigon, è stato fatto sin qui neppure sulla rateizzazione delle cartelle fiscali, altra idea che ieri la Lega – per bocca di Federico Freni – ha rilanciato con forza. «C’è una legge in discussione in Parlamento, sono certo che in manovra troveremo le risorse per dare risposte ai 20 milioni di contribuenti che sono in difficoltà e non riescono ad arrivare a fine mese. Poi faremo i conti bene, ma con le giuste formule ci sarà sostenibilità: poi se costerà 2 o 3 miliardi lo vedremo, ma sono fiducioso che troveremo le risorse».

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