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Garlasco, arrestato in Svizzera il latitante Flavius Savu: era condannato per estorsione al rettore del santuario della Bozzola. «Collaborerò al delitto Poggi»

09 Settembre 2025 - 18:02 Alba Romano
arresto svizzera savu
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Flavius Savu era stato condannato nel 2018 per estorsione aggravata e si era reso latitante. Sulla sua versione su ciò che accadeva nel santuario della Bozzola di Garlasco ci sono però diverse ricostruzioni

È stato arrestato in Svizzera, con un mandato di cattura internazionale, il latitante 41enne di origini romene Flavius Savu. La condanna a 5 anni di carcere per estorsione aggravata ai danni dell’ex rettore del santuario della Bozzola di Garlasco, don Gregorio Vitali, era arrivata nel 2018, ma sin dal processo l’uomo si era reso latitante. I fatti per cui Savu è stato condannato, insieme al connazionale Florin Tanasie, risalgono al 2014 quando riuscirono a estorcere decine di migliaia di euro al sacerdote minacciandolo di diffondere video compromettenti che lo ritraevano in rapporti sessuali. L’inchiesta svelò un giro di ricatti a luci rosse legato al santuario, che da allora è rimasto al centro di molteplici ricostruzioni, giudiziarie e giornalistiche collegate anche all’omicidio di Chiara Poggi.

Le versioni contrastanti su Flavius Savu

Secondo quanto riferito da Il Tempo, lo stesso Savu avrebbe rivelato che Chiara Poggi sarebbe stata uccisa perché era venuta a conoscenza del giro di abusi sessuali, anche sui minori, che si compiva all’interno del santuario. Una vicenda sulla quale però ci sono diverse ricostruzioni contrastanti, perché nello scorso maggio un presunto memoriale scritto dal nipote di Savu e mostrato da Telelombardia lasciava intendere di essere a conoscenza di un giro di prostituzione nel santuario ma senza mai citare esplicitamente il nome di Sempio, Stasi o altre persone coinvolte nell’indagine.

Il collegamento tra il delitto di Chiara Poggi e il santuario della Bozzola

Ad alimentare i sospetti, inoltre, anche un album fotografico contente le foto di Chiara Poggi e Alberto Stasi in gita al santuario che è stato sequestrato da casa di Stasi ma poi scomparso nel nulla. Secondo quanto riferito dalla Provincia Pavese, Savu, prima di essere arrestato, avrebbe confermato telefonicamente negli scorsi giorni il collegamento tra i due casi, ammettendo però di non conoscere Chiara Poggi e di non sapere se Andrea Sempio frequentasse il santuario.

La collaborazione sul caso Poggi

Ora l’arresto di Savu a Zurigo apre un nuovo scenario. L’avvocato del romeno, Roberto Grittini, ha fatto sapere che il suo assistito acconsentirà all’estradizione e si metterà a disposizione della Procura di Pavia, anche per quel che riguarda il caso Poggi. Resta da capire se il latitante, che deve comunque scontare i 5 anni di condanna, sarà considerato attendibile su eventuali sviluppi legati al delitto di Garlasco.

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