Attacco di droni su larga scala in Ucraina, sfiorato un treno con 110 italiani a bordo. Zelensky: «Più di 50 missili e circa 500 droni d’attacco»


L’ultimo pesante raid russo che ha colpito la parte occidentale dell’Ucraina stanotte ha sfiorato anche un treno su cui viaggiavano 110 attivisti italiani di rientro dalla decima missione del Movimento Europeo di Azione Nonviolenta (Mean), di ritorno da Kharkiv. A Kharkiv, spiega il Sir, il Mean ha realizzato decine di incontri con la società civile ucraina per costruire progetti sulle necessità reali della popolazione, decisa a continuare «nonostante la breve distanza dal confine russo». La missione è stata seguita anche dal nunzio apostolico, che insieme al vescovo cattolico, a quello greco-cattolico e a rappresentanti ortodossi ha partecipato a una preghiera al cimitero dei caduti per difendere Kharkiv e ricordare tutte le vittime della guerra. «L’Ucraina – dichiara Marco Bentivogli, uno dei portavoce del Mean – difende il mondo da 1.320 giorni. Saremo al loro fianco fino a quando sarà necessario». Gli attivisti, riportata l’ambasciata italiana a Kiev, stanno tutti bene.
«Noi salvati dalla contraerea ucraina»
«Abbiamo vissuto ore drammatiche, siamo stati salvati dalla contraerea Ucraina», ha dichiarato all’Agi Bentivogli, coordinatore di Base Italia e uno dei tre portavoce del Mean. Alla missione umanitaria partecipano più di trenta associazioni. «Siamo partiti da Kharkiv – dice Bentivogli – adesso abbiamo raggiunto la Polonia e la situazione è più tranquilla ma a Leopoli ci siamo trovati sotto i droni e i missili balistici russi, è stato impressionante. Ci hanno protetto gli ucraini, un popolo meraviglioso».
Il bilancio: almeno 5 morti
Il nuovo massiccio attacco notturno delle forze russe ha provocato almeno cinque morti in Ucraina, A riferirlo è stato il presidente Volodymyr Zelensky. «Questa notte l’Ucraina è stata nuovamente sotto un attacco combinato russo: più di 50 missili e circa 500 droni d’attacco», ha scritto su Telegram. Nel mirino «le regioni di Leopoli, Ivano-Frankivsk, Zaporizhzhia, Chernihiv, Sumy, Kharkiv, Cherson, Odessa e Kirovohrad», ha spiegato, e delle «circa 10 persone ferite a causa dell’attacco, purtroppo cinque sono morte». La Polonia ha fatto fatto decollare i propri aerei per garantire la sicurezza aerea dopo che la Russia ha lanciato attacchi su vasca scala nella regione ucraina di Leopoli, vicino al confine polacco. «Gli aerei polacchi e alleati stanno operando intensamente nel nostro spazio aereo, mentre i sistemi di difesa aerea e di ricognizione radar basati a terra hanno raggiunto il massimo livello di prontezza operativa», ha dichiarato il Comando operativo delle Forze armate polacche in un post su X dove si parla di azioni «di natura preventiva» che «mirano a proteggere lo spazio aereo e i cittadini, soprattutto nelle aree adiacenti alla regione minacciata».
L’attacco russo su Leopoli
Varie esplosioni sono state sentite in diverse città dell’Ucraina occidentale mentre la Russia ha lanciato numerosi droni. Lo riporta The Kyiv Independent su X. Tra le città colpite Leopoli, Ivano-Frankivsk e, aggiunge Ukrinform, anche Zaporizhzhia. A Zaporizhzhia una persona è morta e almeno altre nove sono rimaste ferite a seguito degli attacchi congiunti, riporta Ukrinform citando il capo dell’Amministrazione militare regionale Ivan Fedorov. Alcuni quartieri della città sono rimasti senza elettricità e acqua. Così come una parte di Leopoli è rimasta senza elettricità a seguito del raid.