Chi gode dello shutdown? Le criptovalute. Il bitcoin batte un nuovo record e supera quota 125mila


Il bitcoin ha raggiunto un nuovo massimo storico, superando la soglia dei 125.000 dollari, mentre negli Stati Uniti continua la paralisi di bilancio a causa dello shutdown. La criptovaluta ha raggiunto i 125.689 dollari, battendo il suo precedente record di agosto di circa 124.500 dollari. Ad aiutare il settore, oltre alla paralisi dell’attività federali, anche la debolezza del dollaro. Al momento la criptovaluta dopo il picco sopra 125.000 scambia a 124.606 dollari, in rialzo dell’1,92%.
Il rialzo dell’oro
Il 2 ottobre il materiale prezioso, bene rifugio, ha toccato quota 3.923,30 dollari per oncia, determinando un nuovo massimo storico. Questo rialzo però è basato in primo luogo per l’assenza temporanea di informazioni sullo stato dell’economia americana. Davanti a un “blackout” di dati attendibili, gli investitori virano nell’immediato su prodotti meno soggetti alle fluttuazioni. E nel breve-medio termine l’oro potrebbe essere scambiato a 4mila dollari l’oncia.
Trump cerca l’appoggio delle lobby e dei sindacati per porre fine allo shutdown
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e i suoi principali collaboratori stanno cercando l’appoggio di potenti gruppi economici e sindacali per fare pressione sui senatori democratici e porre fine al blocco. Lo riferisce “Axios”, secondo cui la Casa Bianca, pur minacciando licenziamenti di massa tra i dipendenti pubblici, ha intensificato i contatti con le lobby più di peso. Sarebbero stati circa 400 i colloqui nelle ultime settimane tra i funzionari della Casa Bianca con associazioni di categoria per sollecitarle a far pressione e porre fine alla crisi. Numerose organizzazioni imprenditoriali e sindacali, tra cui la Camera di commercio statunitense, l’International brotherhood of teamsters (Ibt, il principale sindacato degli autotrasportatori) e la Business Roundtable, che rappresenta gli amministratori delegati delle principali aziende, hanno chiesto al Congresso di porre fine allo “shutdown”.