Due detenuti muoiono d’infarto, altri accusano malori. Perquisizioni al carcere di San Vittore a Milano


Perquisizione straordinaria nel carcere milanese di San Vittore, dopo che nelle ultime ore due detenuti sono morti per arresto cardiaco e altri due o tre hanno accusato malessere e sono stati prontamente assistiti. Gli accertamenti riguardano una ispezione sanitaria e sono ancora in corso. I decessi, avvenuti all’interno della struttura, sarebbero causati da overdose o assimilazione di sostanza stupefacente, si ipotizza cocaina tagliata male. Sostanze che comunque all’interno del carcere non possono entrare.
La causa dei decessi
Le due morti sono dovute con ogni probabilità una all’assunzione di oppiacei la morte l’altra a una emorragia gastrica. Lo spiega una nota il dipartimento regionale dell’amministrazione penitenziaria secondo cui «dalle prime informazioni, una morte sarebbe riconducibile alla presunta assunzione di oppiacei, mentre, la seconda è probabilmente per altre cause (emorragia gastrica)». Sono terminate nel frattempo le perquisizioni fatte con le unità cinofile per cercare stupefacenti all’interno del carcere che «hanno dato esito negativo».
«Tragedie che colpiscono, le carceri devono fare un passo verso la civiltà»
«Sono tragedie che colpiscono tutti, in una situazione che già non è bella. Le carceri in generale devono fare un passo verso la civiltà». Queste le parole del garante dei Detenuti del Comune di Milano, Luigi Pagano, che ha commentato con l’ANSA quanto accaduto a San Vittore. Pagano è stato per anni direttore del penitenziario e si è recato lì quando ha saputo quanto accaduto. Al momento «di sicuro c’è che ci sono due ragazzi morti e si sta cercando di capire se c’è un filo comune – racconta -. Episodi come questi possono succedere e lo dico da ex direttore, collegarli è la prima ipotesi ma servono degli accertamenti, ci sono perquisizioni in corso e parliamo di 1.100 persone».