Zelensky a Trump: «Hai fermato la guerra a Gaza, ora fallo con Mosca». La telefonata sui missili Tomahawk: «Solo con la forza convinciamo Putin a trattare»


«Abbiamo discusso della difesa aerea» ha detto Volodymyr Zelensky dopo la telefonata di circa 30 minuti con Donald Trump. Non solo, perché i due leader avrebbero discusso ancora dei missili a lungo raggio Tomahakw. Kiev aspetta da tempo che gli Stati Uniti forniscano un’arma cruciale per la difesa aerea ucraina. Una dotazione più volte contestata dal Cremlino, che ha già minacciato una inevitabile escalation nel caso in cui gli Stati Uniti e la Nato dovessero consegnare quei missili a Kiev.
Secondo il sito Axios, Trump e Zelensky hanno parlato della possibilità che l’Ucraina ottenga i missili Tomahawk, capaci di colpire la Russia nel proprio territorio molto in profondità. Un’ipotesi però su cui da diversi giorni Trump non scioglie le riserve: «Voglio sapere che cosa ne vogliono fare», aveva detto pochi giorni fa dallo Studio ovale.
Per Zelensky la telefonata con Trump è stata «molto produttiva. Il presidente ucraino dice di essersi complimentato con Trump «per il successo e l’accordo per il Medio Oriente che ha effettivamente ottenuto, ed è un risultato forte». E ha aggiunto una provocazione: «Se si riesce a fermare la guerra in quella regione, sicuramente altre guerre possono essere fermate, compresa questa guerra russa»
Dal suo canale Telegram, Zelensky dice di aver informato Trump degli attacchi russi alle centrali elettriche ucraine: «Grato per la disponibilità a sostenerci – ha aggiunto – Abbiamo discusso le possibilità di rafforzare la nostra difesa aerea e gli accordi al riguardo. Ci sono buone opzioni, idee forti su come rafforzarci realmente. È necessaria la disponibilità dei russi a partecipare a una vera diplomazia. Grazie alla forza questo può essere garantito. Grazie, signor Presidente!».