Arriva da Israele il salvagente per Carlo De Benedetti con i milioni che compensano i guai degli investimenti editoriali e finanziari


Arriva da Israele dopo alcuni anni non facilissimi una buona notizia e anche qualche bel guadagno per Carlo De Benedetti, che non sembrava più avere il tocco magico nei suoi investimenti. È riuscita infatti la scommessa di avere investito qualche anno fa nella Sonivie Ltd, una società medicale di Rehovot, non distante dalla capitale israeliana Tel Aviv. La holding di partecipazioni dell’ingegnere aveva preso una partecipazione di minoranza, del 10,97% nella Twh Hypertension srl, che ha poi investito nella Sonivie aumentando la sua quota a tappe. L’investimento ha fatto penare De Benedetti per qualche anno, e la società anche nel 2024 ha perso 66 mila euro. Ma la svolta – con i soldi- è arrivata nei primi mesi del 2025.
Il dispositivo magico degli israeliani e la maxi offerta di acquisto della multinazionale Usa
L’israeliana Sonivie, infatti, aveva avviato uno studio pilota relativo a un «trattamento di denervazione renale di pazienti affetti da ipertensione resistente» con la produzione di un dispositivo medico sperimentato prima in Israele e negli Stati Uniti. E la sperimentazione ha avuto successo, tanto da avere ricevuto nel luglio 2024 l’approvazione da parte della Food & Drug Administration americana (FDA) dell’«esecuzione dello studio pivotale» destinato ad ottenere l’autorizzazione per la messa in commercio. Grazie a queste notizie nei primi mesi del 2025 è arrivata una maxi offerta di acquisto di Sonivie da parte della multinazionale americana Boston Scientific (BSX) che ha messo sul piatto subito 400 milioni di euro come anticipo e altri 200 milioni di euro non appena ottenuta l’autorizzazione da Fda per la messa in commercio del dispositivo medico. L’offerta è stata accettata dagli azionisti e dal 7 maggio scorso la Sonivie è diventata americana.

A De Benedetti una plusvalenza di 3,6 milioni di euro che compensa le perdite editoriali
Il beneficio di quella vendita si è riflesso immediatamente nei conti della Twh Hypertension, partecipata dalla Romed di De Benedetti. La plusvalenza registrata è stata di 33,5 milioni di euro, e gli azionisti hanno colto la palla al balzo per chiudere la società con una liquidazione volontaria distribuendo ai soci a fine giugno un dividendo straordinario di 33,26 milioni di euro arrivato appunto dalla cessione della società israeliana agli americani. Per De Benedetti significa un provento straordinario di 3,648 milioni di euro. Cifra non enorme, ma che può diventare un toccasana per i conti di Romed. La cassaforte dell’ingegnere non ha ancora depositato i conti del 2024, ma è sicuro che siano in rosso. Perdono infatti tutte le società partecipate, esattamente come era avvenuto nel 2023. I due rossi più significativi sono quelli della holding di partecipazioni Per spa, in perdita per 674.693 mila euro e quello dell’Editoriale Domani, che pubblica l’omonimo quotidiano diretto da Emiliano Fittipaldi, e ha chiuso in perdita il 2024 per 1,489 milioni di euro. Come annunciato dallo stesso De Benedetti in una intervista il quotidiano uscirà da Romed per essere affidato a una apposita fondazione, ma il guadagno insperato arrivato da Israele è comunque da solo in grado di compensare i guai che vengono dagli altri investimenti.