La morte di Edoardo Agnelli il giorno dopo il testamento del padre Gianni che lo nominava erede


Edordo Agnelli è morto il giorno dopo che il padre Gianni lo aveva dichiarato erede del 25% della cassaforte di famiglia. La bozza di atto notarile con il quale l’Avvocato disponeva la donazione della nuda proprietà della sua partecipazione nella Dicembre al figlio, riservandosi l’usufrutto, riporta un timbro con la data del 14 novembre 2000. Il corpo di Edoardo è stato ritrovato la mattina del 15. Secondo i legali dei fratelli Elkann, John, Lapo e Ginevra si tratta di informazioni che vengono usate «con l’unico scopo di suscitare sensazionalismo nell’opinione pubblica». La sottoscrizione del testo era prevista per l’anno successivo. E avrebbe portato il figlio di Agnelli sul ponte di comando della galassia Fiat.
Il testamento di Gianni Agnelli
La Verità ricorda oggi che il 15 novembre il corpo di Edoardo venne trovato ai piedi del viadotto Generale Franco Romano dell’autostrada Torino-Savona. Un addetto al traffico del gestore dell’infrastruttura, la Ats, aveva lanciato l’allarme dopo aver notato la Fiat Croma di colore grigio metallizzato di Edoardo Agnelli parcheggiata sul viadotto. Gli sportelli erano chiusi e il motore era acceso. Le sicure erano aperte. L’impiegato ha visto sul greto del fiume Stura il corpo. La morte fu archiviata come suicidio. Negli anni molti dubbi sono emersi su questa conclusione. Edoardo viveva da solo in una villa di Revigliasco, nel Torinese, era seguito 24 ore su 24 da una scorta. Che però non era con lui quella mattina.
Il documentario della tv iraniana
Fars, un’agenzia di stampa iraniana, aveva diffuso un documentario nel 2005 su Edoardo. Insieme all’intervista di un «hojatoleslam» un sacerdote musulmano che sosteneva il figlio di Gianni Agnelli si fosse convertito all’Islam sciita. E quindi il suo sarebbe stato un omicidio di natura religiosa. Edoardo Agnelli sarebbe stato eliminato per impedire che l’impero Fiat finisse in mano a un musulmano. Alla morte di Giovannino Agnelli, figlio di Umberto e successore designato alla guida del gruppo torinese, l’Avvocato aveva puntato tutto sul nipote John.
Il volo da 80 metri di Edoardo Agnelli
Si è parlato anche del volo di 80 metri dopo aver scavalcato un parapetto e del fatto che Edoardo aveva ancora le bretelle e i mocassini. La verità giudiziaria però non era mai stata messa in discussione. Il 24 febbraio 2003 Marella Caracciolo trasferì il 25% delle proprie partecipazioni nella Dicembre in favore di John Elkann. Con un atto pressoché identico a quello predisposto per la donazione da parte dell’Avvocato al figlio Edoardo. Gianni Agnelli, poco prima di sottoporsi a un delicato intervento chirurgico a Montecarlo, aveva anche destinato la propria quota residua di Dicembre al nipote John, dopo che Edoardo aveva rifiutato precedenti donazioni.