Telefonata Netanyahu-Trump sul rientro dei corpi degli ostaggi. Il tycoon: «Se Hamas continua a uccidere civili, andremo lì e li uccideremo»


Una telefonata tra Benyamin Netanyahu e Donald Trump ha riportato l’attenzione sul delicato dossier degli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas e sul mancato rientro dei corpi di alcune delle vittime. Secondo quanto riferiscono diversi media israeliani, tra cui Ynet, il premier israeliano e il presidente statunitense hanno avuto un «colloquio positivo e caloroso», durante il quale Netanyahu avrebbe illustrato a Trump le misure che Israele intende adottare dopo che Hamas ha consegnato soltanto nove corpi degli ostaggi finora recuperati.
Il rilascio dei corpi degli ostaggi
La fonte citata da Ynet parla di una telefonata «cordiale ma diretta», nella quale il leader israeliano ha spiegato la risposta che il governo si prepara a mettere in atto per il mancato rilascio completo delle salme. Il tycoon statunitense, secondo la stessa ricostruzione, avrebbe espresso pieno sostegno alla posizione israeliana. Il tema del ritorno dei corpi delle vittime e della sorte degli ostaggi rimasti a Gaza resta uno dei punti più sensibili nella crisi tra Israele e Hamas, che continua a generare tensioni politiche e umanitarie nella regione.
Trump: «Se Hamas continua a uccidere, li uccideremo»
«Se Hamas continua a uccidere persone a Gaza non avremo altra scelta se non quella di entrare e ucciderli», aveva scritto il presidente degli Stati Uniti su Truth facendo riferimento ai video circolati delle uccisioni di massa da parte di Hamas a Gaza e affermando che «questo non fa parte dell’accordo».