«Non è stato un incidente», clamorosa svolta sulla morte di Isak Andic, fondatore di Mango: indagato per omicidio il figlio Jonathan


Inizialmente archiviato come incidente, il caso sulla morte di Isak Andic, fondatore del brand di abbigliamento Mango, è stato riaperto e ora si indaga per omicidio. Secondo fonti informate citate da El Pais, i sospetti degli inquirenti sarebbero concentrati sull’unico testimone della vicenda, il figlio di Andic, Jonathan. A dieci mesi dalla scomparsa del miliardario, alcune incongruenze e contraddizioni nelle dichiarazioni del figlio hanno portato le autorità a iscriverlo nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio volontario.
I dubbi sulla dinamica dell’incidente
Un incidente in montagna come purtroppo tanti se ne sentono, la caduta da un precipizio di oltre 100 metri lungo un sentiero del massiccio del Montserrat, in Catalogna. Sembrava questa la ricostruzione più realistica della morte di Isak Andic, 71 anni, durante un’escursione con la famiglia nel dicembre 2024. Questa era anche la versione testimoniata dal figlio Jonathan. Il giovane era stato il primo a chiamare i soccorsi, ma aveva detto di non essersi accorto subito della scomparsa del padre perché gli camminava «alcuni metri avanti». Ora però gli investigatori hanno riscontrato che alcune cose non tornano: il luogo in cui aveva detto di aver parcheggiato l’auto non corrisponde a quello reale e alcune fotografie che negava di aver fatto risultano invece scattate proprio dal suo telefono. Secondo la giudice istruttrice queste piccole incongruenze sarebbero sufficienti a riaprire il fascicolo.
I rapporti tra padre e figlio
Oltre ai dettagli dell’incidente, ad attirare l’attenzione degli inquirenti su Jonathan Andic sono state alcune dichiarazioni della compagna del fondatore di Mango, la golfista professionista Estefania Knuth, che ha testimoniato che tra padre e figlio i rapporti si erano fatti tesi, incrinati da alcune divergenze sulla gestione dell’azienda. Questa è ora interamente nelle mani di Jonathan Andic, succeduto al padre come presidente di Mango e della holding di famiglia Mng, che ha per vicepresidenti le sorelle Judith e Sarah. In merito alla vicenda, la famiglia ha delegato ai portavoce un semplice commento: «Desideriamo mostrare rispetto per i procedimenti in corso e continueremo a collaborare con le autorità competenti come abbiamo sempre fatto. Siamo fiduciosi che questo processo si concluderà al più presto e che l’innocenza di Jonathan sarà dimostrata».
Chi era Isak Andic
Nato a Istanbul nel 1953 da una famiglia di origini ebraico-sefardite, Isak Andic era arrivato adolescente a Barcellona. Qui aveva iniziato vendendo vestiti nei mercatini insieme al fratello per poi aprire il suo primo negozio lungo il Paseo de Gracia, uno dei viali più noti della città. Da quella piccola attività è nata, nel 1984, Mango, oggi una multinazionale con 2.700 negozi in 110 Paesi e 14 mila dipendenti. Al momento della morte, Andic era considerato uno degli uomini più ricchi di Spagna con un patrimonio stimato intorno ai 4,5 miliardi di dollari.