Garlasco, l’avvocato di Lovati contro l’alibi di Sempio: «Lo scontrino di Vigevano? È falso»


«Se continua a usare quello scontrino, va contro un muro: lo scontrino (di Vigevano, ndr) è falso». Con queste parole, Fabrizio Gallo, legale di Massimo Lovati, ex avvocato di Andrea Sempio, mette in dubbio l’alibi centrale dell’indagato del caso di Garlasco. «Secondo Lovati, se una persona è innocente non ha bisogno di correre per trovare un alibi. Per lui, lo scontrino rappresenta solo un indizio: se non si trova il riscontro esterno, come ad esempio una telecamera per fornire la prova della sua presenza, è carta straccia». La posizione critica di Lovati arriva dopo la revoca del mandato da parte di Sempio, decisione che ha cambiato il rapporto tra difensore e cliente. Gallo ha spiegato che, mentre in precedenza Lovati definiva l’intero caso «una fandonia», ora parla già di possibile rinvio a giudizio, segnalando un cambiamento di atteggiamento dovuto, a suo avviso, al fatto di sentirsi «liquidato» dopo nove anni di collaborazione.
La posizione di Angela Taccia
Anche Angela Taccia, avvocata ancora in carica di Sempio, ha confermato la frattura con Lovati. «Revocare il mandato è stata una decisione sofferta, ma è il cliente che deve decidere e io non ho proferito parola su questo», ha spiegato. Ieri, però, l’avvocata Taccia ha anche detto la sua. Nonostante non metta in dubbio le competenze di Lovati, ha dichiarato che negli ultimi tempi le priorità dell’ex legale di Sempio sembravano altre: «Lovati è un genio nel suo campo, ma ultimamente sembrava avere altre priorità, partecipando meno alle riunioni strategiche e dando più spazio a impegni televisivi. Questo ha minato la fiducia del cliente», ha affermato Taccia, che da pochi giorni è affiancata da Liborio Cataliotti nella difesa di Sempio.