Affitti brevi, spunta una tassa extra in Manovra: così verrebbero colpite oltre 500mila abitazioni. I dubbi di Tajani e Salvini: «Parliamo con Giorgetti»


Sui redditi derivati dagli affitti brevi – che siano case vacanze o b&b – dal prossimo gennaio si potrebbe pagare una tassazione extra di 5 punti, che farà schizzare l’aliquota dal 21% al 26%. La stangata, come scrive Il Sole 24 Ore, è nascosta nell’articolo 7 del Ddl di Bilancio e potrebbe entrare immediatamente in vigore anche sul sistema di ritenuta d’acconto che le grandi piattaforme web di locazioni già operano. Il tutto, ovviamente, rimane a uno stadio di bozza e sembra difficile che venga approvato in Aula dato che Forza Italia e Lega sono già intervenute esprimendo non pochi dubbi.
La proposta in Ddl: 26% per tutti e senza eccezioni
L’intervento sul testo non è corposo, ma si propone di cancellare una parte decisiva dell’articolo 4 del Decreto legge 50/2017. Se venisse così approvato il Disegno di legge, rimarrebbe valido solo il passaggio secondo cui «i redditi derivanti dai contratti di locazione breve si applicano le disposizioni dell’articolo 3 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, con l’aliquota del 26 per cento in caso di opzione per l’imposta sostitutiva nella forma della cedolare secca». Fuori dal linguaggio normativo: imposta al 26% senza eccezioni, togliendo la possibilità per i contribuenti di optare in fase di dichiarazione dei redditi per uno sconto al 21% su un solo immobile destinato all’affitto. In questa categoria rientrerebbero circa 502mila appartamenti.
I dubbi di Tajani e Salvini: «Così non aiutiamo l’iniziativa privata»
«Oggi parlerò con Giancarlo Giorgetti, non sono previsti veri e propri vertici di maggioranza perché siamo tutti un po’ in movimento», ha anticipato il vicepremier Antonio Tajani. «Parlerò con lui della questione sugli affitti brevi e del problema della premialità per le forze dell’ordine, che non è stato inserito nella Manovra». Anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, non ha nascosto i suoi dubbi: «L’aumento della cedolare secca sugli affitti brevi non mi sembra un buon modo di aiutare la domanda interna e l’iniziativa privata».