Scontri a Bologna tra ProPal e agenti, almeno 100 mila euro di danni. Il sindaco Lepore: «La fattura la mando a Piantedosi»

«Bisogna chiedere scusa ai cittadini bolognesi di fronte alle scene di guerriglia cui abbiamo assistito. Siccome nessuno delle istituzioni l’ha fatto, chiedo scusa io», ha dichiarato il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, all’indomani degli scontri tra forze dell’ordine (decine gli agenti feriti) e i collettivi proPal contro la partita di Eurolega tra la Virtus e gli israeliani del Maccabi Tel Aviv. «Una gestione disastrosa dell’ordine pubblico dal parte del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, gli manderò la fattura per pagare danni», ha detto il primo cittadino.
Circa 100mila euro di danni pubblici
Il comune ha stimato circa 100 mila euro di danni per la parte pubblica, un bilancio però destinato a salire se si terrà conto anche delle auto danneggiate. Settimane fa Lepore aveva chiesto lo spostamento del match dal centro a una zona meno a rischio e più sorvegliabile dagli agenti, come l’impianto in Fiera. Appello però rimasto inascoltato. La soluzione di Piantedosi è stato l’invio di oltre 500 ulteriori agenti e la creazione di una red zone fuori dall’impianto. «Ci sono stati migliaia di violenti, persone incappucciate che sono venute da fuori Bologna per scontrarsi con le forze dell’ordine a cui va il mio più sentito ringraziamento. Una guerriglia che si poteva evitare – ha dichiarato il sindaco di Bologna – ma la gestione dell’ordine pubblico da parte del ministero è stata sconsiderata». «Bologna è stata vittima di una strumentalizzazione politica indegna. Avevo chiesto al ministero di usare la testa e non i muscoli. Questo – conclude il primo cittadino – è il risultato».
Viminale: «Accuse gravi»
«È molto grave che il sindaco Lepore si avventuri in polemiche contro il ministero dell’Interno e chi ha gestito l’ordine pubblico e non trovi parole di condanna per i violenti che hanno cercato di mettere a ferro e fuoco la cittàbe che gli dettano l’agenda», ha dichiarato, per parte del Viminale, il sottosegretario al ministero dell’Interno Nicola Molteni. Il sindaco, aggiunge Molteni, «dice che l’80% dei teppisti è venuto da fuori Bologna. Come fa a dirlo? Ha fatto l’appello? Li conosce? E se anche fosse stato solo il 20% di Bologna, rimane il fatto che ai suoi amati centri sociali Lepore dà sostegno e sedi dimostrando da che parte sta».
