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Prima l’offerta irresistibile, poi la sorpresa in bolletta. Come funziona la pratica «Illudi e deludi» e come ci si può difendere

26 Novembre 2025 - 10:20 in collaborazione con  Octopus Energy
I prezzi più bassi non sempre corrispondono all'offerta migliore e più vantaggiosa. Ecco la guida di Octopus Energy per scegliere davvero l'operatore più conveniente

Il copione è sempre lo stesso: si sottoscrive un contratto luce o gas a un prezzo invitante, il costo sembra bloccato, le condizioni vantaggiose. E invece, alla prima scadenza utile, spesso senza troppi avvisi, il cliente viene spostato su una tariffa diversa e molto più alta. Si tratta di una dinamica diffusa nel mercato dell’energia, che potrebbe essere ribattezzata «Illudi e Deludi»: prima si attira il cliente con un’offerta che sembra molto conveniente, poi le condizioni cambiano e la bolletta si fa più pesante. Questo perché l’offerta di partenza non è sostenibile per il fornitore, che quindi deve recuperare la marginalità persa alzando i prezzi. Il risultato, per quanto può sembrare paradossale, è che questo rincaro silenzioso finisce per penalizzare proprio chi resta fedele al proprio fornitore, generando sfiducia e alimentando un circolo vizioso di passaggi continui.

L’esperimento sociale con il primo spritz a 2 euro

Se la stessa situazione si replicasse altrove, per esempio in un bar, l’inganno risulterebbe molto più evidente e riconoscibile. È così che nasce un esperimento sociale lanciato da Octopus Energy, un’azienda energetica che conta 10 milioni di clienti in tutto il mondo, di cui oltre 500mila in Italia. Il set scelto dalla compagnia è un bar qualunque. L’offerta è di quelle irresistibili: spritz a 2 euro. I passanti si avvicinano, incuriositi dall’occasione, e ordinano il loro drink. Quando mettono mano al portafoglio, però, scoprono che il prezzo reale è ben più alto: l’offerta vale solo per il primo spritz, mentre chi ne ordina più di uno finisce per pagare molto di più di un qualsiasi altro bar. Una provocazione volutamente paradossale e che rende evidente ciò che nei contratti energetici spesso resta nascosto tra le righe: la disparità di trattamento tra chi arriva e chi resta. Nel contesto di un bar, la pratica «Illudi e deludi» appare immediatamente ingiusta. Nel mondo dell’energia, invece, continua a passare inosservata.

Come funziona la pratica «Illudi e deludi»

Ma perché questa pratica è così diffusa nei contratti energetici? Una delle ragioni principali risiede nella scarsa familiarità con i meccanismi delle bollette e delle tariffe. Il mercato energetico è un territorio che molti consumatori trovano complesso, pieno di tecnicismi, con voci poco chiare e contratti difficili da leggere. A questo si aggiunge la naturale tendenza a rimandare: cambiare fornitore richiede tempo, attenzione e una minima competenza, mentre la routine porta a non controllare la scadenza del proprio contratto. Questo spazio di incertezza consente alle aziende di costruire strategie commerciali basate su prezzi molto bassi iniziali, sapendo che una parte consistente degli utenti non monitorerà il rinnovo o non avrà gli strumenti per farlo. Il risultato è un mercato in cui il cliente fedele finisce per sovvenzionare le offerte per i nuovi arrivati. E il consumatore ha l’impressione di muoversi in una giungla, non in un mercato regolato.

octopus bollette

La battaglia per cambiare le regole

A chiedere un cambiamento strutturale non sono solo le associazioni dei consumatori, ma anche alcune aziende del settore, a partire proprio da Octopus. La compagnia energetica nata nel Regno Unito spinge affinché la politica introduca regole più severe e criteri di applicazione più rigidi per impedire alle compagnie di usare offerte-calamita che nascondono aumenti futuri. L’obiettivo non è limitare la libertà commerciale, ma ristabilire un equilibrio tra promozioni legittime e trasparenza.

Le tre regole per difendersi

In attesa di un quadro più rigido, anche i consumatori possono fare la loro parte. Octopus ha fissato le tre regole più importanti da seguire:

  1. Confrontare le tariffe e non lasciarsi attrarre dagli sconti
    Le tariffe più pubblicizzate non sono sempre quelle più convenienti anche nel medio e lungo periodo. Oltre al prezzo dell’energia, è bene considerare i costi di commercializzazione, lo spread ed eventuali altre voci che incidono nella bolletta.
  2. Pretendere chiarezza dal proprio fornitore
    Se le tariffe e le condizioni contrattuali non sono chiare, è legittimo pretendere risposte dal fornitore o valutare di cambiarlo subito.
  3. Leggere le recensioni
    I pareri degli altri utenti sono fondamentali. Attraverso le recensioni, si può capire se i prezzi e il servizio offerto corrispondono davvero a quelli pubblicizzati oppure no.
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