L’Ue contro Shein alla vigilia del Black Friday: «Chiarimenti sulla sicurezza dei prodotti o ve li blocchiamo alla dogana»

Dopo l’esplosione dello scandalo che in Francia ha visto vendere online bambole sessuali dall’aspetto infantile e armi, la Commissione europea ha inviato oggi una richiesta di informazioni a Shein, il colosso cinese del fast fashion. La piattaforma dovrà fornire dettagli e documenti interni che illustrino come garantisce che i minori non siano esposti a contenuti inappropriati per l’età, come l’età sia verificata e come la piattaforma impedisca la circolazione di prodotti illegali. Quella di oggi è la terza richiesta di informazioni che la Commissione invia a Shein. Le precedenti risalgono al 6 febbraio scorso e al 28 giugno 2024. Nelle stesse ore a Strasburgo il Parlamento europeo ha votato una risoluzione per chiedere una stretta non solo su Shein, ma su tutte le piattaforme di e-commerce extra-Ue – come le cinesi Temu e AliExpress o l’americana Wish Nel testo gli eurodeputati sollecitano la Commissione a sospendere senza indugio per lo meno temporaneamente dal mercato Ue gli attori di mercato che si macchino di violazioni gravi, ripetute o sistemiche delle regole sulla sicurezza dei prodotti messi in commercio.
La preoccupazione dell’Ue per il modello di business
Nel testo approvato dal Parlamento europeo si esprime «profonda preoccupazione per il fatto che la percentuale documentata e crescente di non conformità da parte di Shein e di altre piattaforme online non-Ue sia aggravata dal modello di business basato sulla velocità, sulla massimizzazione dei profitti e sul consumo eccessivo, a scapito dei diritti umani, della protezione dell’ambiente, della sicurezza dei consumatori e dei valori fondamentali». L’Unione, prosegue il testo, «deplora il fatto che dietro a prezzi artificialmente bassi si nascondano questioni preoccupanti, tra cui il lavoro sottopagato, l’imitazione illegale del lavoro dei designer, la commercializzazione di prodotti non sicuri e non conformi e l’accumulo di rifiuti tessili». Per far fronte a questi comportamenti si chiede in particolare ai governi ue di stanziare maggiori risorse per dogane e autorità di sorveglianza affinché siano rafforzati i controlli sulle merci non conformi che entrano nell’Unione.
Il Black Friday culmine di «comportamenti irresponsabili»
La risoluzione arriva forse non a caso proprio alla vigilia del Black Friday, un periodo ormai esteso in cui i forti sconti aumentano in maniera esponenziale la circolazione dei prodotti sui mercati online. I Socialisti e Democratici (S&D) sottolineano esplicitamente la coincidenza: «Le aggressive campagne pubblicitarie del Black Friday – si legge – ci ricordano che queste piattaforme incoraggiano anche comportamenti irresponsabili e consumi eccessivi». Pierre Jouvet, eurodeputato S&D e membro del comitato Ue per la protezione dei consumatori, ha definito le piattaforme di e-commerce «un cavallo di Troia», che «scavalca le nostre protezioni» e chiede che Shein sia immediatamente sospeso dal mercato europeo. A tanto ancora non si è arrivati, ma è di due settimane l’abolizione della soglia sotto la quale i pacchi extra-Ue potevano transitare senza alcun dazio.
