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Essere gender fluid nelle province italiane, il racconto di Elia da Savona

Elia, trentun’anni, vive in Liguria, a Savona, elavora in un supermercato. Biologicamente femmina, ha deciso di utilizzare un nome maschile.«Quando hoscelto di cambiare anche il nome di battesimo, non è stato facile spiegare alla miafamiglia che non volevodiventare un uomo». Mentre preparatrofie al pesto, racconta che sua madre lochiama Elia solo per iscritto. «A voce non ci riesce», dice sorridendo,«ma apprezzo lo sforzo».

Anche alsuo cane ha deciso di daredue nomi: uno maschile, Cloud, e uno femminile, Priscilla.

Per Elia, le cose stanno man mano diventando più facili, anche se tutt’ora non ha mai incontrato qualcuno che si rispecchi nella fluidità di genere.

Leggi la nostra inchiesta sul genderfluid

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