Ministero ottimista: fatto l’accordo con Bruxelles

In serata il Ministero delle Finanze ha annunciato che è stato siglato l’accordo con Bruxelles per evitare la procedura di infrazione, ma dalla Presidenza del Consiglio non arrivano conferme

Da una parte la svolta, annunciata però solo dalle agenzie di stampa: fonti del ministero dell'Economia parlano di un accordo raggiunto con la Commissione europea per evitare la procedura di infrazione del nostro Paese. Dall'altra la prudenza  del governo: ancora fonti, stavolta di Palazzo Chigi, sottolineano la necessità di mantenere la riservatezza anche nell’ultima parte del negoziato con Bruxelles.


 


Impossibile stabilire chi abbia pronunciato queste frasi: di fatto sono due comunicazioni non ufficiali, che cambierebbero in un attimo i rapporti ormai molto tesi tra l'Italia e la Commissione europea. E che arrivano, dopo una giornata in cui al Senato, la commissione Bilancio (chiamata a votare le proposte di modifica alla manovra) non ha praticamente lavorato:  convocata questa mattina, poi  spostata a mezzogiorno, dopo essere stata fissata e cancellata ieri; e anche domenica.

Tutta una catena di attese. Quella della reazione ufficiale della commissione europea al documento inviato dopo il vertice di domenica sera tra il presidente del Consiglio Conte e il ministro dell’Economia Tria: un assaggio delle ultime modifiche fatte alla manovra per provare a evitare la procedura di infrazione di Bruxelles (di cui si temeva l'avvio a partire dal 19 dicembre). Ma Bruxelles, a sua volta, si aspettava un altro documento, e cioè il testo completo del maxi-emendamento con cui il governo Conte ha deciso di modificare la legge di Bilancio, approvata con fiducia alla Camera. 

 

Ma il testo integrale di questo maxi-emendamento, che modificherà la manovra così tanto da rendere necessario un nuovo passaggio alla Camera (probabilmente dopo Natale) non è arrivato a Bruxelles e nemmeno alla quinta commissione del Senato. Per questo, in aula le opposizioni hanno protestato. Il sottosegretario all'Economia Laura Castelli (M5S), uscendo dal Senato, aveva provato così a scandire i tempi della discussione sulla manovra: "Abbiamo già depositato in commissione Bilancio il testo degli emendamenti governativi e dei relatori, e a chiusura di tutto si depositerà il testo del maxi-emendamento. La chiusura significa ovviamente che ci sia una parola definitiva".

 

Al momento ci sono invece le dichiarazioni dei due vice-premier. Per Di Maio "questa è una legge di bilancio importante per fare iniziare il 2019 come anno del cambiamento", mentre per Salvini "è tutto sotto controllo", nonostante gli slittamenti della discussione sulla manovra.
L'accordo raggiunto tra il governo italiano e la Commissione europea sulla manovra sarebbe però solo tecnico: solo domani sarà analizzato dai commissari europei. Alle 12, il presidente del Consiglio Conte parlerà in Senato per riferire dell'esito della trattativa con l'Europa: il testo del maxi-emendamento, per il momento, può attendere.