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Ricciardi si è dimesso dalla presidenza dell’Istituto Superiore Sanità

19 Dicembre 2018 - 12:57 Alessandro Parodi
Le dimissioni dopo l'azzeramento del Consiglio Superiore di Sanità annunciato dal Ministro nel piano governativo di spoil system 

Il Professor Walter Ricciardi si è dimesso dalla presidenza dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Lo guidava da 4 anni. Ha di fatto anticipato di otto mesi la scadenza naturale del mandato prevista per agosto 2019. La ministra della Salute, Giulia Grillo, aveva già annunciato che nessuno degli attuali commissari sarebbe stato confermato. Nel luglio del 2014, Ricciardi era stato chiamato all’Iss e un anno dopo, a settembre 2015, l’allora ministro Lorenzin lo nominò presidente.

É prevista ora l’apertura di una fase commissariale che assicurerà l’ordinaria amministrazione a cui seguirà un eventuale bando pubblico di nomina, come già accaduto, per decisione diretta del ministro della Salute Giulia Grillo, per l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa).”

Ricciardi ha motivato la scelta in una nota ufficiale: “Negli ultimi quattro anni e mezzo mi sono impegnato profondamente per il risanamento e il rilancio dell’Istituto Superiore di Sanità e lascio un Ente di Ricerca solido dal punto di vista economico-finanziario, riorganizzato dal punto di vista gestionale, attivo e stimato sia a livello nazionale che internazionale per la qualità e quantità delle sue prestazioni. Ritorno alle attività di ricerca, d’insegnamento e professionali con le quali penso di poter contribuire in modo produttivo allo sviluppo scientifico, economico e sociale del Paese”.

I rapporti con la Ministra Grillo erano tesi già dal luglio scorso quando il Presidente dell’ISS intervenì stigmatizzando una dichiarazione della Grillo sulla copertura vaccinale (la responsabile della Sanità, allora in stato di gravidanza, disse: “sarà mia premura far vaccinare mio figlio, esattamente come sono vaccinati il 96% degli italiani”).

Ricciardi aveva commentato: “la situazione è grave e quando si attenua l’attenzione le conseguenze non sono carte bollate in Tribunale, ma persone che muoiono e spesso sono bambini. Il dato citato dalla Ministra è inesatto, forse è stata tradita dall’emozione”. Sulla polemica era intervenuta anche la pasionaria del Movimento 5 Stelle, la vicepresidentessa del Senato Paola Taverna, stigmatizzando (“parole vergognose”) il riferimento di Ricciardi alla gravidanza della Grillo.

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Nei primi giorni di dicembre inoltre la Ministra Grillo, con una decisione inedita, aveva azzerato il Consiglio Superiore di Sanità. Era stata inviata una lettera che revocava le nomine dei componenti non di diritto dell’organo tecnico-consultivo del ministero. Erano rimasti in carica, a quel punto, solo i membri delle istituzioni (la Ministra, Agenzia del Farmaco, Istituto superiore di sanità). Le dimissioni di Ricciardi, a fronte dei rapporti con il ministero e nell’ambito di un più generale spoil system, non arrivano quindi inaspettate.

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