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Biologi si trasformano in “registi” del “film della vita”

24 Dicembre 2018 - 12:44 Juanne Pili
Science Magazine assegna l'Oscar della scienza a uno studio compiuto con diverse tecniche avanzate, in grado di ottenere maggiori dettagli sul modo in cui da singole cellule si può arrivare allo sviluppo di organismi complessi. Ma il mistero del "film della vita" aspetta ancora di essere svelato, dai biologi di un futuro che sembra sempre meno lontano.

Sappiamo tutti cosa sono i premi Nobel ma forse non tutti sanno che esistono anche gli “Oscar della Scienza”. La rivista Science Magazine indica un certo numero di scoperte importanti avvenute nel corso dell’anno, stabilendo anche il vincitore, definito Breakthrough of the Year. Il premio per il 2018 è andato a una ricerca su una combinazione di tre tecniche, in grado di ricostruire i meccanismi biologici che portano da una singola cellula indifferenziata a creare un organismo complesso.

Nell’articolo firmato da Elizabeth Pennisi si cita subito Ippocrate il quale per primo si sarebbe chiesto come si sviluppano gli organismi complessi. Si tratta di un quesito al quale non abbiamo trovato una risposta appagante, come spiega a Open il divulgatore Daniel Puente che ha studiato bio-diversità degli ecosistemi terrestri ed ecologia dei cambiamenti globali:

«In pratica, hanno scoperto un modo per seguire con maggiore dettaglio lo sviluppo embrionale degli individui. Una cosa alquanto difficile ai tempi che furono e ancora oggi il più delle volte lavoriamo con sequenze di eventi che riprendono quasi esclusivamente gli stadi principali dello sviluppo».

Aiuterà anche a comprendere meglio i meccanismi che portano da una singola cellula a organismi complessi quindi? sono cose che ancora in biologia non si conoscono del tutto.

«Esattamente. Non solo a livello di ultrastruttura e di cellula, ma anche a livello di espressione genica … In genere, in biologia si è sempre dovuto far ricorso a tecniche che ci permettessero di fare delle fotografie per poi ipotizzare una sequenzialità, come le tecniche ad azoto liquido».

Sfogliando il libro della vita

Oggi con una combinazione di tecnologie è possibile carpire i misteriosi meccanismi che generano la vita, fino ai livelli più complessi, come la nostra. Si tratta di un passo avanti notevole. Possiamo in pratica tracciare lo sviluppo degli organismi mediante dettagli più raffinati: cellula dopo cellula, il libro della vita si apre ai ricercatori. Tali progressi riguarderanno anche i meccanismi in base ai quali viene prodotto l’Rna messaggero (indispensabile “porta ordini” del Dna), o il modo in cui le cellule mutano a causa di determinate malattie.

Pensiamo quindi ai progressi che si potranno fare in medicina, imparando nuove tecniche utili, magari ricreando interi organi. Che dire poi degli studi sullo sviluppo delle reti neurali, importanti per trovare soluzioni oggi difficili da trovare, nel trattamento di malattie neuro-degenerative, come la Sla o la Sclerosi multipla.

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