Il reddito di cittadinanza andrà solo ai cittadini italiani

di OPEN

Di Maio smentisce le indiscrezioni sul reddito di cittadinanza anche per gli stranieri e si riallinea con la Lega. 

Il reddito di cittadinanza andrà solo ai cittadini italiani, gli stranieri saranno esclusi, o forse no. Il ministro Luigi Di Maio nel primo pomeriggio smentisce le indiscrezioni filtrate nei giorni scorsi sul reddito erogato anche agli stranieri residenti in Italia con almeno 5 anni di permesso di soggiorno. Più tardi però lo stesso Di Maio ha aggiunto che gli stranieri saranno inclusi ma solo coloro che da molti anni sono residenti in Italia specificando come la durata minima di 5 anni è troppo bassa e verrà cambiata.


Quello della nazionalità degli aventi diritto non è un tema secondario, infatti sono molti i dubbi di costituzionalità di una norma che fosse valida solo per i cittadini italiani. Più volte la Corte Costituzionale si è pronunciata negli ultimi anni su norme che garantivano prestazioni di natura sociale e assistenziale con limitazioni legate alla nazionalità ".


Il principio di non discriminazione", sostiene il prof. Salvatore Prisco dell'Università degli Studi di Napoli contattato da OPEN, "presuppone che a parità di condizioni tutti i residenti abbiano gli stessi diritti". Per questo "un cittadino straniero regolarmente residente in Italia, con permesso di soggiorno, ha diritto agli stessi diritti sociali di un cittadino italiano".

Gli europei

Anche a livello europeo non mancano le criticità. Infatti secondo Prisco "il principio di non discriminazione è chiaramente sancito dall'art. 18 del Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea" laddove si legge che è "vietata ogni discriminazione effettuata in base alla nazionalità" nell'applicazione dei trattati e sono diverse le direttive che parlano esplicitamente di parità di trattamento nel beneficiare di prestazioni sociali, escludendo dunque che l'essere o meno straniero sia un criterio di scelta.

Questo insieme di norme, insieme ad altre che potrebbero essere richiamate, apre spazio per numerosi ricorsi. Ricorsi che potrebbero comportare modifiche nei costi e nella portata del reddito di cittadinanza essendo circa il 10% la percentuale di famiglia composte da soli stranieri che hanno presentato l'ISEE nel 2016.

Il Movimento 5 stelle si trova quindi in una morsa tra la dubbia costituzionalità del provvedimento, se fosse confermato quanto detto da Di Maio, e la Lega che chiede di non includere gli stranieri. Non è da escludere l'intervento del Quirinale al momento di firma della norma, nelle prossime settimane.