Il salvataggio di Carige tra nazionalizzazione e soluzione di mercato

Giorgetti: “La nazionalizzazione è un’ipotesi concreta”. Tria: “Meglio una soluzione di mercato”. Di Maio: “O si nazionalizza o non si mette un euro”. Modiano: “La ricapitalizzazione non è necessaria, bastano 400 milioni per salvare la banca”

La linea del governo rispetto alsalvataggio diCarigecorre su due binari diversi: nazionalizzazione e soluzione di mercato. Ildecreto legge – approvato lunedì e già in gazzetta ufficiale – fa scattare la protezione pubblica per evitare il fallimento della banca ligure ma, secondo il ministro dell'Economia Giovanni Tria, "al momento non è possibile stabilire se si materializzeràun'emergenza tale da richiedere la ricapitalizzazione precauzionale" prevista dal decreto,e quindi l'ingresso dello Stato fra gli azionisti diCarige.


Per il ministro dello Sviluppo economico e vicepremier Di Maio "la nazionalizzazione è l'unica strada percorribile: o si nazionalizza o non si mette un euro". Anche secondo ilsottosegretario alla presidenza Giorgetti, nel caso in cui fallisse il salvataggio privato, la ricapitalizzazione precauzionaleè una possibilità concreta : "Se nessun privato ci mette i soldi, arriverà la nazionalizzazione". "L'obiettivo è salvarla sotto lo Stato – dice il vicepremier Salvini -Se ci saranno utili ci guadagnerà lo Stato". Ma il ministro Tria è franco: "Una soluzione di mercato sarebbe comunque preferibile".