Incertezza, un po’ di rancore ma anche fiducia nella Gran Bretagna, un «grande paese che sicuramente ce la farà». Sono queste le sensazioni predominanti che emergono dalle nostre interviste a dei giovani italiani che da diversi anni vivono e lavorano in Gran Bretagna. Gli Italiani nel Regno Unito sono circa 600.000 (ma soltanto 283.151 erano iscritti all’Aire nel 2017).
Moltissimi i giovani che si trasferiscono per migliorare la lingua o semplicemente per compiere i primi passi nel mondo del lavoro. Altri vengono per studiare, magari soltanto per qualche anno, e finiscono per rimanere. Molti anche i professionisti e gli imprenditori.
Tutti navigano in un mare di incertezze: con i negoziati giunti nella loro fase conclusiva, non è ancora chiaro esattamente se e come sarà garantito il diritto degli europei di rimanere nel Regno Unito. La pubblicazione del “white paper” sull’immigrazione a dicembre 2018 non ha messo la parola fine a questa vicenda.
Open ha intervistato tre italiani residenti in Gran Bretagna per chiedergli come stanno vivendo questa fase cruciale nella storia del Regno Unito e cosa faranno dopo la Brexit, sempre che accada davvero dopo il voto del 15 gennaio, quando il Parlamento sarà chiamato a votare l’accordo con Bruxelles.