La lettera di giornalisti e direttori delle Scuole di giornalismo al presidente dell’Ordine

di Felice Florio

Il testo firmato da nove delle 12 scuole di giornalismo italiane, inviato al presidente dell’Ordine dei giornalisti Carlo Verna il 14 gennaio

Caro Presidente,


richiamiamo la tua attenzione su alcune recenti notizie relative alla Scuola di giornalismo radiotelevisivo di Perugia, che 5 anni fa fu già oggetto di una nostra lettera congiunta al Cnog.


Il 15 novembre scorso, davanti alla commissione parlamentare di Vigilanza Rai, l’Amministratore delegato Fabrizio Salini, sollecitato a rispondere sulla graduatoria dei giornalisti selezionati dalla Rai nel 2015, ha affermato:  «Abbiamo valutato l'opportunità di procedere a una proroga del periodo di validità della graduatoria ai fini di eventuali nuove esigenze. Questo senza pregiudicare l'inserimento degli allievi formati alla Scuola di giornalismo radiotelevisivo di Perugia», che  «per anni ha formato giovani professionisti di straordinario valore", quindi "un centro di eccellenza che ha consentito alla Rai di acquisire professionisti eccellenti. Ma dal 2014 le uniche assunzioni giornalistiche effettuate dalla Rai hanno riguardato esclusivamente il concorso nazionale, al quale questi giovani non hanno potuto partecipare, e di fatto si è bloccato l'inserimento in azienda degli allievi della Scuola. Si tratta ad oggi di 74 giovani professionisti per i quali dobbiamo porci un problema, una domanda: probabilmente rappresentano delle eccellenze come i loro predecessori, che la Rai ha contribuito a formare, sui quali la Rai ha investito, e che se – non affrontiamo la loro posizione – sono destinati a rimanere fuori dal servizio pubblico».

La lettera di giornalisti e direttori delle Scuole di giornalismo al presidente dell'Ordine foto 1

Sempre davanti alla Vigilanza, il 14 dicembre scorso il Ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio ha auspicato che si riesca a  «consentire alla Rai […] di attingere da entrambi i serbatoi» (la graduatoria e Perugia, Ndr).

Il 3 dicembre, intervenendo in commissione Bilancio alla Camera nell'ambito dell'esame del ddl Bilancio, il deputato M5S Raphael Raduzzi, relatore della manovra, ha equiparato, secondo il resoconto ufficiale offerto nel bollettino di Montecitorio, la selezione pubblica del 2015 alla Scuola di Perugia, notando  «che anche la Scuola di giornalismo di Perugia, a cui si accede per concorso, costituisce un canale di ingresso in Rai».

I nostri dubbi nascono dal fatto che non si può mettere sullo stesso piano la selezione di accesso a una scuola di giornalismo e una procedura pubblica, con relative graduatorie di vincitori e idonei soggette a scorrimento, come la selezione svolta dalla Rai nel 2015. Ogni assunzione in Rai deve avvenire nel rispetto dei principi di trasparenza come sancito dalla legge 133/2008 e pertanto con evidenza pubblica, cioè procedura concorsuale e valutazione oggettiva in virtù di criteri predeterminati, aperta dunque ai diplomati di tutte le scuole di giornalismo d’Italia regolarmente costituite e autorizzate, considerando che la giurisprudenza dominante e la Corte costituzionale vietano i concorsi riservati.

Ti preghiamo quindi di voler impegnare il Consiglio nazionale dell’Ordine a evitare evidenti violazioni delle norme dell’Ordine stesso e della missione di servizio pubblico.

Potrai usare questa nostra lettera come meglio riterrai opportuno nei confronti di tutte le parti coinvolte: Rai, Usigrai, Fnsi, Inpgi e Casagit.

Con la più viva cordialità,

Nicola Pasini – Venanzio Postiglione (Scuola di giornalismo Walter Tobagi Università degli Studi di Milano)
Cristopher Cepernich- Anna Masera (Master in giornalismo “Giorgio Bocca” Università degli Studi di Torino)
Lella Mazzoli –Giampiero Gramaglia (Istituto per la formazione al giornalismo Università degli Studi di
Urbino)
Daniele Manca –Ugo Savoia (Master biennale in giornalismo Libera Università di Lingue e Comunicazione
“Iulm” Milano)
Marco Lombardi – Matteo Scanni (Master biennale in giornalismo a stampa, radiotelevisivo e multimediale
Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano)
Fulvio Cammarano (Master in giornalismo Alma Mater Studiorum Università di Bologna)
Marco Demarco (Scuola di giornalismo Università degli Studi Suor Orsola Benincasa Napoli)
Luigi Cazzato (Master in giornalismo Università degli Studi di Bari)
Carlo Chianura – Fabio Zavattaro (Scuola di giornalismo Università Lumsa Roma)