Ikea sperimenta i mobili a noleggio: la multinazionale si adatta all’economia circolare

Il nuovo business model dell’azienda svedese prevede vari tipi di «abbonamento» all’arredamento

«Se la parola d’ordine degli ultimi decenni è stata “consumismo di massa”, ora siamo di fronte alla “circolarità di massa”», ha dichiarato Jesper Brodin, Ceo di Ikea, al World Economic Forum di Davos. L’economia circolare è un modello economico sostenibile basato sul riutilizzo della materia. Ikea ha deciso di cavalcare quest’onda introducendo il noleggio. Un approccio che, secondo l’azienda, potrebbe portare a una diminuzione della sua impronta ecologica del 15% entro il 2030. La sperimentazione partirà questo mese in Svizzera: i clienti potranno affittare i mobili per poi restituirli allo scadere del noleggio. «Invece di buttarli, potremo sistemarli e rivenderli, prolungando il loro ciclo di vita», ha spiegato al Financial Times Torbjorn Loof, direttore generale di Inter Ikea.


Questo esperimento è la prima di una serie di iniziative che l’azienda metterà in atto al fine di sviluppare un modello di «abbonamento» per varie componenti di arredamento. I primi mobili disponibili al noleggio saranno sedie e scrivanie per uffici, presto seguiti dai componenti per cucine. Secondo Loof, «affittare la cucina permette al cliente di finanziarla gradualmente. Col modello circolare, non ci interessa più soltanto vendere il prodotto, ma anche seguire il suo percorso e verificare che il cliente se ne occupi». Per quest’ultimo, il vantaggio principale sarebbe quello di poter cambiare e modernizzare la propria casa gratis. Non è il primo passo che Ikea fa verso una riconversione del suo business model. Da anni la multinazionale è andata oltre i suoi leggendari capannoni gialli e blu nelle periferie e sulle autostrade. L’azienda ha aperto negozi più piccoli nei centro delle città, pop-up store per stanze specifiche e ha puntato moltissimo della vendita online e la consegna a casa.


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