Conte agli studenti: «Il terrorismo sembra lontano ai vostri coetanei»

Presente alla commemorazione dedicata ad Aldo Moro, il premier ha avvicinato gli studenti autori del documentario Vivo, sono vivo sullo statista della Dc e ha parlato del terrorismo delle Brigate Rosse

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, presente alla commemorazione dedicata ad Aldo Moro, ha avvicinato gli studenti  del liceo Gassman e dell’Istituto Rossellini di Roma, autori del documentario-spettacolo intitolato Vivo, sono vivo e basato sulle lettere che l’ex presidente del Consiglio scrisse durante le lunghe settimane di prigionia prima di essere ucciso dalle Brigate Rosse nel 1978,  e ha spiegato: «Molti vostri coetanei non sanno neppure bene cos’erano le Brigate Rosse, i concetti di dittatura del proletariato, questa deriva del fanatismo ideologico. Sembrano anni ormai lontani per la vostra generazione». Gli allievi del liceo Gassman e dell’Istituto Rossellini, ha spiegato lo studente Tommaso Matteucci, hanno potuto realizzare il documentario grazie all’inserimento del progetto nel programma di alternanza scuola-lavoro. 


«Siamo stati all’archivio di Stato, abbiamo lavorato sulle lettere scritte da Moro, visualizzando qualche originale e cercando di darne un’interpretazione, tenendo conto di quelle ufficiali», ha raccontato lo studente. Il documentario è poi diventato uno spettacolo e per ora è stato presentato in tre scuole romane. «Il nostro obiettivo è di portare alla luce quello che è successo per non dimenticare. La memoria è la cosa più importante», ha spiegato un altro studente. Il progetto ha inoltre vinto un bando del ministero dell’Istruzione da 15 mila euro, dunque i ragazzi del Gassman e del Rossellini stanno pensando di approfondire il lavoro. La cerimonia di commemorazione durante la quale Conte ha incontrato gli studenti si è svolta in via Fani a Roma,  il luogo dove 41 anni fa furono uccisi gli uomini della scorta di Moro e l’ex presidente del Consiglio venne rapito. 


Salvini: arrestare i latitanti per omaggiare le vittime

Anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha ricordato lo statista della Dc: «Esattamente 41 anni fa c’è stata la strage di via Fani e il rapimento di Aldo Moro. Nel dovere del ricordo, non possiamo dimenticare che troppi terroristi assassini, non solo delle Brigate Rosse, sono in giro per il mondo anziché in galera. Uno di loro è Alessio Casimirri, attualmente in Nicaragua e che partecipò alla strage di via Fani: l’altro giorno il Parlamento europeo ha chiesto al paese del Centro America di restituirci il criminale in fuga. Per lui, come per i troppi terroristi scappati all’estero, l’Italia è tornata finalmente ad alzare la voce per ottenere giustizia. È il modo migliore per non dimenticare l’orrore, omaggiare le vittime e ribadire che chi sbaglia paga».

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