«Siamo ambasciatori»: Terrapiattisti si rifiutano di pagare il biglietto e bloccano il treno per 40 minuti

Sull’Intercity Milano-Ventimiglia quattro persone alle richiesta del biglietto di viaggio si sono rifiutati di presentarlo in quanto «Siamo fuori da ogni giurisdizione»

Sono saliti a Pavia sull'Intercity Milano-Ventimiglia e alla richiesta di mostrare il titolo di viaggio si sono rifiutati perché «diplomatici fuori da ogni giurisdizione planetaria» in quanto sostenitori delle teorie terrapiattiste. È successo domenica 17 marzo: i protagonisti un 43enne veronese, un 37enne messinese, una 37enne savonese e un 26enne anconetano. I quattro sono stati denunciati dai carabinieri per interruzione di pubblico servizio – il treno è rimasto bloccato per 40 minuti -  e rifiuto di fornire le generalità.


La vicenda singolare è stata raccontata dal giornale La provincia pavese. I carabinieri hanno confermato che, nonostante le bizzarre dichiarazioni. si tratterebbe di persone perfettamente in grado di intendere e di volere. Al capotreno stupito hanno mostrato un «documento di autodeterminazione», dichiarando di essere «soggetti di diritto internazionale pregiuridico», «ambasciatori diplomatici fuori da ogni giurisdizione planetaria», «stati di se stessi» e «cittadini del mondo». Il capotreno, in sostanza, richiedendo biglietto e documenti avrebbe leso i loro diritti rendendosi responsabile di un «attacco a uno stato libero perseguibile dalla corte mondiale».


Difficile capire se si tratti di un episodio di goliardia o se i quattro siano veramente convinti delle posizioni espresse. Goliardia o meno, davanti al rifiuto di fornire generalità, il capotreno si è visto costretto a chiedere l'intervento della Polfer che ha a sua volta allertato i carabineri. L'episodio ha causato un ritardo al treno di 40 minuti fra le proteste degli altri passeggerei. 

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