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Chi è Marcello De Vito

20 Marzo 2019 - 08:49 Redazione
Marcello De Vito
Marcello De Vito
Primo candidato sindaco 5 stelle a Roma, alle amministrative del 2016 ottenne più di 6 mila voti 

Marcello De Vito, 44 anni, presidente dell’Assemblea capitolina (il parlamentino di Roma) è uno dei volti più noti del Movimento 5 stelle romano. È stato arrestato oggi, 20 marzo nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Roma sui presunti episodi di corruzione che riguarderebbero il progetto del nuovo stadio dell’As Roma (non coinvolta nelle indagini).

«Un esperto nel settore degli appalti pubblici»

De Vito è stato il primo candidato sindaco del movimento 5 stelle a Roma: nel 2013 sfidò Ignazio Marino, Gianni Alemanno e Alfio Marchini piazzandosi terzo con il 12,4% dei voti. Avvocato, si considera un «esperto nel settore degli appalti pubblici». Nel 2016, dopo due anni e mezzo alla guida dell’opposizione e la caduta di Marino, si è candidato nuovamente alle “primarie” del Movimento, venendo però sconfitto da Virginia Raggi.

“Mister preferenze” e la campagna elettorale “francescana”

Alle elezioni comunali del 2016 De Vito è diventato il “Mister preferenze” del Movimento, con oltre 6 mila e 500 voti a suo favore: un successo che gli è valso il ruolo di presidente dell’Assemblea Capitolina.In quell’occasione, si vantò di aver fatto una campagna elettorale “francescana”: «Ho speso soltanto 705 euro + Iva. E ci tengo a dire che avevo fatto un appello a inizio campagna, rivolto a tutti i candidati, perché avviassero campagne low cost. Un silenzio assordante». Sul suo sito, racconta l’episodio che lo ha convinto a “scendere” in campo: «Il giorno della mia “svolta” fu il 25.4.2012: l’allora presidente della Repubblica, Napolitano, riuscì ad affermare che non bisognava dar spazio all’ultimo demagogo di turno (Beppe Grillo, ndr), che non era possibile fare a meno dei partiti e che bisognava fare attenzione ai sentimenti di “antipolitica”. Quella frase mandò su tutte le furie Beppe Grillo, ma scosse profondamente anche la mia coscienza. Pochi giorni dopo ero “in MoVimento”».

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