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Amsterdam vieta i tour nel quartiere a luci rosse: «Le sexworker non sono un’attrazione turistica»

22 Marzo 2019 - 13:56 Redazione
La capitale olandese vuole combattere l'affollamento del Red light district e proteggere la dignità di chi ci lavora

A partire dal primo gennaio 2020, Amsterdam bandirà i tour guidati nel suo famoso distretto a luci rosse, ma già dal primo aprile di quest’anno, le visite termineranno alle 19 invece che alle 23. Questa iniziativa segue vari tentativi della capitale olandese di limitare l’affollamento turistico nel quartiere e di proteggere chi ci lavora.

«Vieteremo i tour che portano i visitatori lungo le finestre delle lavoratrici del sesso. Non solo perché vogliamo fermare il sovraffollamento del quartiere a luci rosse, ma anche perché è una mancanza di rispetto nei loro confronti», ha affermato Udo Kock, il vicesindaco di Amsterdam, «È anacronistico trattare le lavoratrici del sesso come un’attrazione turistica», ha concluso.

I numeri di Amsterdam: 19 milioni di turisti all’anno

Amsterdam è un riferimento per i turisti di tutto il mondo per la bellezza dei suoi canali e la ricchezza della sua offerta artistica. Ma anche per marijuana e prostituzione, legali nella capitale olandese. Grazie a queste attrazioni la città ospita quasi 19 milioni di visitatori all’anno.

Le masse di turisti che riempiono le strade di Amsterdam stanno provocando una quantità sempre maggiore di problemi ai locali. Dal quartiere a luci rosse passano ogni settimana circa mille tour guidati.

Ma le orde di turisti disturbano le lavoratrici del sesso, a cui spesso i visitatori si rivolgono in modo volgare o scattano fotografie. La folla rischia anche di allontanare i «veri» clienti, intenzionati a pagare per una prestazione.

Amsterdam vieta i tour nel quartiere a luci rosse: «Le sexworker non sono un'attrazione turistica» foto 1
Ansa / Un pannello nel quartiere a luci rosse di Amsterdam: «Rispettate le lavoratrici del sesso»

La protesta degli organizzatori dei tour guidati

I responsabili dei tour guidati hanno protestato contro l’iniziativa del Comune, affermando che nonostante il divieto di visite guidate, i turisti continueranno a frequentare il quartiere, ma senza una guida che dia loro indicazioni su come comportarsi.

La città ha anche posto dei limiti ai giri turistici nel resto del centro storico, facendo scendere il limite da 20 a 15 partecipanti e ha introdotto una tassa supplementare per i partecipanti.

Femke Halsema, la sindaca di Amsterdam, ha recentemente istituito delle ammende che vanno fino a 140 euro per chi urina in pubblico e per chi, in stato di ebbrezza, disturba la quiete pubblica. Con una campagna di marketing, la municipalità sta anche tentando di istruire i turisti a comportarsi in modo rispettoso.

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