San Benedetto del Tronto, manifesti con la frase di Mussolini per il centenario dei fasci di combattimento

Abusivi e rimossi. Il sindaco: «Stanchi di vedere affissioni abusive». La replica: «Cioè, se c’era un manifesto di una serata in discoteca piuttosto che la frase di Mussolini per celebrare il centenario dei fasci di combattimento ero lo stesso?»

Dei manifesti di Blocco Studentesco, un’associazione universitaria legata a Casapound, in cui viene citata una frase di Mussolini sono stati affissi a San Benedetto del Tronto, nelle Marche. Sono stati rimossi, ma la polemica non si è placata. A segnalarne la comparsa in alcune vie della cittadina è stato Giorgio Mancini, imprenditore turistico già iscritto a Sel. 


«Nell’anno 2019, a San Benedetto del Tronto capita che un’organizzazione studentesca fascista sia autorizzata ad affiggere manifesti che ricordano il centenario dei fasci da combattimento con una frase di Benito Mussolini», scrive Mancini su Facebook in mattina.


La frase, completa, cui i manifesti fanno riferimento, è: «Il mondo, me scomparso, avrà bisogno ancora dell’Idea che è stata e sarà la più audace, la più originale e la più mediterranea ed europea delle idee». Le reazioni sono arrivate a stretto giro.

«Manifesti comparsi sui muri di San Benedetto del Tronto, un tempo città democratica e antifascista», twitta la scrittrice Silvia Ballestra. «Rimuovere subito, denunciare e la città si interroghi, senza minimizzare. #semprepeggio». 

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I manifesti, abusivi, sono stati rimossi dall’azienda Multiservizi che ha provveduto dopo che la polemica ha iniziato a prendere piede sui social. «Nessuno aveva autorizzato quell’affissione e nessuno aveva fatto domanda per posizionare quei manifesti che, ovviamente, non sarebbero mai stati approvati», dice il sindaco di centrodestra Pasqualino Piunti, già in Alleanza Nazionale. «Siamo stanchi di vedere affissioni non autorizzate in vari punti della città», aggiunge il primo cittadino. 

«Stanchi di vedere affissioni abusive? Solo questo sa dire il sindaco di San Benedetto?», rilancia Mancini. «Cioè, se c’era un manifesto di una serata in discoteca piuttosto che la frase di Mussolini per celebrare il centenario dei fasci di combattimento ero lo stesso, per il sindaco di questa città?! Ma stiamo delirando o cosa?».

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