Tornano «padre» e «madre» sulla carta d’identità dei minori

Il decreto approvato il 31 gennaio 2019 è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale. Stop alla dicitura «genitore». Il Garante aveva espresso parere negativo alla modifica

È in Gazzetta Ufficiale il provvedimento che prevede la dicitura «madre» e «padre» per la carta di identità dei minorenni anziché «genitore». Lo rende noto il Viminale. Il decreto – firmato dal ministero dell’Interno, da quello della pubblica amministrazione e da quello dell’Economia – porta la data del 31 gennaio 2019. Il provvedimento modifica il testo del decreto del 23 dicembre 2015, con il quale si introduceva la dicitura «genitore». Il decreto va a modificare le «modalità tecniche di emissione della carta d’identità elettronica» dei minori. Lo scorso novembre era stato lo stesso ministro Salvini a proporre il reintegro di «padre» e «madre», prendendosi il «no» non solo dell’Anci e del Garante della Privacy, ma anche degli alleati di governo del Movimento 5 Stelle. Il 31 ottobre 2018 il Garante, su richiesta del Governo, aveva espresso parere negativo alla modifica delle informazioni riportate sulla carta d’identità elettronica dei minorenni. Secondo il garante stesso la dicitura sarebbe stata discriminatoria nei confronti di chi esercita la patria genitoriale non essendo genitore biologico come chi riveste il ruolo in base a un’adozione o al riconoscimento dell’adozione all’estero fra persone dello stesso sesso.